venerdì 26 settembre 2008

Caro Professore siamo alle solite. Ma quando cambieremo il pelo?

Ieri sera ci sono stati gli "Stati Generali" del centro-destra.
Ospiti di Forza Italia. Presenti un pò tutti.
Salvo Luciano (arrivato in secondo momento) e Antonio Fasolino impegnati, a quanto dettomi, con le alte sfere del PDL.

Prima sorpresa.

Al mio ingresso noto a primo acchito due visi non familiari . Poi sforzando la vista (sono miope) li riconosco: Bartalo Scandizzo e cica.lupo.

Oddio! la STAMPA!

Incuriosito e sorpreso mi siedo con gli altri.
Il Professore, nostro ospite, introduce alla serata.

Non vi ho detto il tema: il PUC.
Nei giorni scorsi il prof. Forte ha presentato ai consiglieri comunali la relazione programmatica al PUC. Riunione (quella istituzionale) a porte chiuse a quanto sembra.

A relazionare Peppe Mauro.

Noto l'assenza di Roberto Voza, volontaria o involontaria?
Di solito ci dice che tutto quanto si decide anche in sua assenza per lui va bene. Confida nel Professore. Salvo poi, come al Consiglio Comunale sul PUC uscirsene dicendo di non saperne niente o lamentandosi che a questa o quella riunione non è stato invitato.
Una domanda sorge spontanea ma la coppia Di Benedetto-Voza si parlano?

Ci chiariscano e si chiariscano tra di loro, così non si può andare avanti!

Troncone ieri è partito per una meritata vacanza in Spagna. Speriamo che la movida non ce lo rovini.
Casualmente l'incontro fissato per l'altro ieri (24/9) scivola a ieri.
Indisponibilità di qualcuno ed effetto partita?
Ma forse c'è un'altra ragione...(a pensar male si fa male..)

La parola passa al Capogruppo (?) di FI (verso il PDL?), il consigliere Giuseppe Mauro.
Ci dovrebbe raccontare sulla relazione di Forte al PUC.
Ci informa che alcuni punti salienti agli indirizzi alla relazione programmatica fatti propri dalla maggioranza, e su cui il centro-destra, per questo, aveva votato congiuntamente al centro-sinistra, sono stati disattesi.
Che la relazione non sarà, a quanto pare, disponibile prima del 12 ottobre.
Che la richiesta dei consiglieri di opposizione ad averla subito, nella versione "non corretta", è stata, sembra, blissata.
Si auspicava, da parte sua (?), una reazione "forte" delle opposizioni (compreso Pagano) con la richiesta di un incontro della minoranza con Forte e la ricezioni immediata dei documenti in argomento. Se fosse stato necessario uscire anche pubblicamente nel paese con dei manifesti.

Apriti cielo!

La reazione di qualcuno dei presenti non si è fatta aspettare.
Si è rinfacciato al consigliere che "si sapeva benissimo sarebbe finita così". Che il Puc non andava votato. Ecc. ecc.
Ma poi la altri hanno ribadito l'approccio pragmatico e che per il bene del paese, quello era un passo che andava fatto e che "la relazione programmatica" era "il banco di prova della volontà di colloquiare della maggioranza".
Ora si doveva essere conseguenziali e affilare le armi.

Bene!

Conclusione: tutto rimandato a lunedì!

Come al solito le vecchie abitudini prendono il sopravvento. Le riunioni inconcludenti e "catartiche" del vecchio centro-destra sono tornate. Il gioco, abile, è sempre lo stesso. Perder tempo, tanto il gioco si conduce su ben altri "tavoli".

L'impressione, dico e confermo, L'IMPRESSIONE è che ancora certi comportamenti sussistano.
E sono terribili e pericolosi nelle loro conseguenze. Danno l'impressione in chi osserva dall'esterno di un'opposizione un pò compromissoria. Di scelte e posizione assunte pubblicamente, anche con l'ausilio della stampa (e qui casca l'asino!), podromiche ad intese sottobanco non mantenute. IMPRESSIONE che, e qui voglio sgomberare il campo da ogni illazione, sono assolutamente infondate. Ma che vengono percepite come sostanziali dai nostri concittadini.
Non manca anche l'impressione che tale "svolta" sia dovuta al dover rimediare a scelte erronee fatte in Consiglio Comunale. Già il dott. Fasolino aveva affermato "che il PUC se lo doveva votare la maggioranza da sola". Invece in Consiglio Comunale, malgrado una posizione comune assunta precedentemente ferma su "ognuno si vota il suo documento", le cose andarono diversamente.

Non è passata inosservata la riunione organizzata nella loro contrada dai due consiglieri omonimi, i cugini Mauro, con tutta la maggioranza e primo cittadino e naturalmente, mi sembra, il sempre verde Mazza.
Dove, a quanto dice Antonio (il Professore), anche il senatore si trovò per caso.


Ora siamo alla commedia delle parti.

La riunione di ieri sera che era nata per ben altri motivi, è stata trasformata dal professore e dal consigliere Mauro in una "ribalta". Confido che la fotografia su Unico ne sia valsa la pena.

Solo un piccolo appunto: sono almeno diversi giorni (parecchi) che si aspettava questo incontro, si potevano avvertire gli altri che l'oggetto era cambiato? Che si era in una mini-conferenza stampa?
Ma penso che nè il professore nè Peppe Mauro abbiano avuto modo di avvertire gli altri..gli alleati o presunti tali. Erano troppo occupati nei loro affari quotidiani. O forse hanno deciso tutto all'ultimo momento? Come era lo spot? "Una telefonata ti allunga la vita" e costa anche pochi centesimi ma evidentemente qualcuno ha dimenticato il telefonino in auto.

Ancora un'altra occasione persa nel metodo dilazionatorio di forza-italiota memoria. Eppure ormai le idee dovrebbero essere ben chiare.

Quale lo scenario?

Che si arrivi al 12 ottobre o il altra data quando l'amministrazione comunale consegnerà la relazione ai consiglieri e quindi tempo 24 ore (più o meno) ci dovrebbe essere il Consiglio Comunale senza la possibilità di studiare e leggersi con attenzione le "carte" ne tanto meno preparare un documento proprio.
La riproposizione di quanto avvenuto con gli indirizzi alla relazione programmatica.

Ieri si doveva uscire con un documento comune, in cui si chiedeva alla maggioranza la consegna della relazione a tutti i consiglieri (soprattutto quelli di minoranza) della documentazione completa "senza correzioni" (l'espressione riportata è di Peppe Mauro).
Si doveva pretendere fortissimamente l'avvio di nuovi incontri del prof. Forte con l'opposizione, le associazioni, le professioni e gli imprenditori e i cittadini.
E ciò non perchè non ci siano stati in una fase precedente, ma perchè quella volontà di trasparenza più ventilata che pratica dalla maggioranza trovasse concretezza.
Lo so. Si ribadirà che la popolazione e le associazioni di categoria, ecc. sono già state coinvolte, ma io vorrei ricordare che il cittadino, per impegno morale di chi li amministra, in una democrazia ed in paese che si dice civile, vada informato il più possibile e coinvolto nei processi decisionali che l'interessano.
Infatti, basta farsi un piccolo giro su internet per rendersi conto di come in altre realtà i cittadini siano coinvolti anche in questa fase dell'iter del PUC o meglio: soprattutto in questa!
Infatti una volta adottata la realzione, è vero che i cittadini saranno nuovamente coinvolti, ma le osservazioni e le obiezioni saranno esclusivamente di natura tecnica. E io penso che, invece, che i cittadini, debbano essere coinvolti ancora, e sottilineo ANCORA, quando si è in una fase squisitamente politica.

Ecco perchè avrei fatto subito una richiesta in tal senso (firmata, Dio voglia, anche dal consigliere Nino Pagano) in cui si chiedeva anche una risposta più che simultanea: massimo 48 ore. Dopo si sarebbe dovuto passare allo scontri duro coinvolgendo tutte le opposizioni, comprese Rifondazione e Città Futura, affinchè da posizione diverse si facesse una battaglia di civiltà (che è bi-partizan) coinvolgendo anche la società civile (associazioni e singoli cittadini).

Ma come dicevano i nostri nonni in dialetto (credo) cras, biscrai, biscriddi!

P.S.: Per quanto scrivo non si offenda alcuno. Le mie sono chiacchiere di...niente! Di chi è nessuno.

Berlusconi come il valium quando appare lui in tv gli Italiani si rincoglioniscono ancor di più. Un esempio, un mito ..una convinzione



Giusto per farsi due risate.

La propaganda anticomunista all'indomani della guerra mondiale.
Era il tempo del FRONTE POPOLARE, con l'unione del Psi e del PCI.
Le elezioni del 1948, dopo una aspra e durissima battaglia elettorale, vengono vinte dalla Dc con il 48% dei voti mentre il fronte si ferma contro il 32% del fronte.

E potremmo dire meno male.
Altrimenti avremmo fatto la fine dei paesi oltre-cortina sempre che gli anglo-americani non fossero intervenuti. Grecia docet.
Maurizio Griffo nella sua
prefazione a "18 aprile '48. Cosa sarebbe accaduto se i De Paolis non avessero votato?" ci fa una splendida fotografia del pensiero dominante all'indomani di quelle elezioni negli sconfitti. Il comodo alibi per la sonora sconfitta elettorale di allora fu "l'eccezionale mobilitazione della chiesa a sostegno del partito dello scudo crociato. Tale fantasiosa interpretazione è stata accredita fin da subito dagli sconfitti. All’indomani del voto i partiti del fronte popolare trovarono comodo dare questa spiegazione degli avvenimenti per nascondere, o attenuare, una più realistica lettura dei fatti. Dare la responsabilità del clamoroso successo del partito degasperiano alle processioni di madonne pellegrine, era un modo per scusare le proprie responsabilità, rigettandone la colpa sull’arretratezza civile degli italiani. Insomma, solo il trionfo di una concezione oscurantista della vita aveva impedito, obnubilando le masse, i consensi al fronte del popolo, portatore di una più razionale visione del mondo e
dei rapporti politici. L’insuccesso elettorale veniva spiegato, così, come un caso particolare della nota tesi generale: la religione è l’oppio dei popoli."


Cambiano i tempi ma oggi con il centro-destra vincente, ed il "berlusconismo" imperante, vi è sempre una ragione che scagiona i perdenti da ogni responsabilità da ogni autocritica e mea culpa:
è colpa del sistema radio televisivo e dei media controllato dall'onnipresente Berlusconi che rimbecillisce e istupidisce gli Italiani.

Insomma potremmo concludere dicendo: ieri "la religione era l'oppio dei popoli", oggi Berlusconi e Mediaset sono "l'oppio" degli Italiani.