lunedì 24 ottobre 2011

Elezioni comunali 2012: i candidati sindaci e le alternative alternanti.


E' possibile costruire un'alternativa a Capaccio?
Il problema è che non servono alternative a.., ma di metodi e fini!
Intanto è difficile parlare, oggi, di alternativa di uomini. Bene o male sono tutte "riproposte" con qualche eccezione (significativa).
Ciò che colpisce è che Marino è stato il più prolifico dei papà.

Dall'amministrazione Marino 1 ad oggi non sono pochi coloro che devono il loro "esistere" proprio a lui anche se poi se ne sono staccati prendendo altre vie.
Sono ovunque....

Sono convinto da tempo che chi pensa di costruire un'alternativa a.... Marino si sbaglia di grosso! Il Sindaco ha seminato e non sono pochi quanti hanno "imparato l'arte e l'hanno messa da parte". Ma il dato più significativo è proprio che molto probabilmente non si candiderà, malgrado a tutt'oggi dica esattamente il contrario.

Allora questa alternativa?

Più che di sostanza sembra profilarsi tra aggregati e personalismi.
Infatti gli interpreti dei misteri dicono che «i portatori di ferule son molti, ma i Bacchi sono pochi».

Intanto quanti potrebbero essere protagonisti di un "reale cambiamento" restano al palo, tra mille dubbi e incertezze. Non pochi, poi, sono i tatticismi e le chiusure ad personam.

Ma analizziamole queste possibili "alternative"....

Allo stato, a mio parere, tre sono le possibili alternative come uomini:
Franco Sica, Antonio Palmieri e Antonio Fasolino.
Gli unici che potrebbero realmente aggregare.

Mimmo Nese lo vedo come una candidatura interessante ma senza possibilità.
Franco Palumbo non lo vedo vincente a Capaccio malgrado nella sua Giungano abbia fatto bene.
Esistono poi delle realtà "politiche" che potrebbero fare la loro parte.

Il gruppo di amici dell'ex senatore Gaetano Fasolino, il cui reale peso politico, oggi, è un'incognita. Di sicuro nel caso di una candidatura del nipote, Antonio, non avremmo dubbi che il senatore la sosterebbe a spada tratta.

Il gruppo dei professionisti della LIPA, che ha animato il dibattito pubblico sul PUC, il Piano casa, ecc., vede organizzarsi nel suo interno un movimento politico, Capaccio punto e a capo. Anche qui di certo vi sarebbe in un'eventuale coalizione un forte apporto programmatico ma è tutto da determinarsi quanto pesi elettoralmente. Probabilmente poco o nulla.

Vi è poi il gruppo di Futuro e Libertà, molto motivato che, però, oggi elettoralmente pesa anch'esso pochissimo.

Un discorso a parte per l'UDC che ambisce anch'esso ad un ruolo significativo nel paese.
Ne ha la possibilità. Si vocifera di un'eventuale candidatura dell'avv. Enzo Rubini. Indiscrezioni che non aggiungono nulla, se mai danno il segno dell'impasse in cui la possibile costruzione di un alternativa stia avvitandosi.

Altra candidatura ufficiosa, diciamo in fieri, è quella di Antonio Fasolino, che potrebbe sparigliare i giochi. Antonio ha in questi anni tenuto un profilo basso nel dibattito politico capaccese. Mai intervenuto in una delle tante querelles.
Forte del prestigio del suo incarico di assessore provinciale, potrebbe, su basi civiche, tentare un'ardita operazione. Mettere insieme anime ed appartenenze politiche diverse sino ad oggi anche divise o avversarie. Di certo potrebbe aggregare, a mia opinione, elementi dell'amministrazione Marino, parti del centro-destra capaccese , del centro-sinistra come anche aggregazioni civiche e d'altro genere. Potrebbe anche riuscire in mancanza della candidatura di Palmieri riuscirne a "catturare" il gruppo.

Altro scenario è una discesa in campo di Antonio Palmieri.
Di sicuro, col suo passato di buon amministratore (nel Consorzio di Bonifica e nella BCC di Capaccio) e di imprenditore di successo potrebbe riuscire aggregare al di fuori di contaminazioni e strane alchimie quanti vogliono realmente un'alternativa credibile per il nostro paesello.
Con Franco Sica, credo che Palmieri, sia la persona che potrebbe incarnare la novità ed il cambiamento soprattutto agli occhi dei nostri concittadini.

Nelle ultime elezioni abbiamo visto un candidato sindaco, Pasquale Marino, vincente ma non trainante, semmai invece trainato dalla sua coalizione.
Consapevolezza che un pò tutti coloro che, oggi, si propongono a sindaco hanno.
Da qui la necessità di aggregare su larghe basi creando coalizioni eterogenee.
Nel 1995 e nel 2004 invece furono i candidati sindaci a determinare la vittoria della coalizione.
Siamo sicuri che Antonio Palmieri e Franco Sica non siano altrettanto capaci di trovare consenso tra i nostri concittadini?

5 commenti:

  1. Ho ricevuto qualche telefonata....ribadisco che trattasi solo di mie impresioni ed opinioni personali ^_^

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  2. Palmieri candidato a sindaco?????? Se così fosse, mi farei subito frate di clausura. M M

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  3. Mario perchè? Ritieni che non sia il candidato adatto o pensi che non scenderà mai in campo?

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  4. "Capaccio punto e a capo", nasce movimento politico-culturale dei LipA

    CAPACCIO. Nella cittadina dei templi nasce un nuovo movimento politico e culturale denominato “Capaccio punto e a capo”. L’iniziativa è di un gruppo autonomo di professionisti dell’associazione Lipa (liberi professionisti associati). L’obiettivo è promuovere proposte in campo politico, sociale ed economico. “Il movimento intende avviare iniziative culturali e un’intensa attività propositiva per una politica partecipata – si legge in una nota - per promuovere e favorire il confronto e l’aggregazione di cittadini, imprenditori, commercianti, professionisti, associazioni e soggetti politici locali che riterranno utile la costituzione di un fronte comune capace non solo di recepire i disagi e le istanze dei cittadini, quanto di promuovere azioni programmatiche da affidare a un gruppo dirigente competente, professionale ed in grado di rinforzare i principi dell’etica e della buona pratica amministrativa nell’azione di governo del territorio”. L’impegno del gruppo di professionisti ed imprenditori capaccesi, promotori del movimento, è quello di “alzare la qualità del dibattito politico e culturale in un territorio da tempo mortificato da beghe di bottega ed interessi personali. Il movimento è impegnato nell'articolazione di un programma inquadrato sui problemi del paese e non sulla scelta di un candidato a sindaco che, in molti casi, coincide con personaggi che hanno già dato dimostrazione di incapacità ed inefficienza politica. Il motto del movimento è che vengono prima le idee e le proposte condivise, successivamente si sceglie la persona che deve portare avanti il programma”.

    Tratto da StiletV

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  5. "Il motto del movimento è che vengono prima le idee e le proposte condivise, successivamente si sceglie la persona che deve portare avanti il programma"...strano noi lo diciamo da una vita...speriamo bene!

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