VOZA COLORA LA CIVICITA'?
Abbiamo letto che è in cantiere un'associazione delle liste civiche del
Sindaco Italo Voza. Un progetto politico che intende proiettarsi anche
anche oltre il Sele ed il Solofrone sia nelle prossime elezioni (per ora
si parla solo delle regionali) sia per la composizione del nuovo
consiglio provinciale. La cosa è già un segnale della trasformazione
della natura della civicità (nata per risolvere problematiche locali) in
qualcosa di diverso. Questo qualcosa comincia a dilenearsi quando il
primo cittadino a più riprese esprime l'intenzione di aderire ad un
progetto di rete di liste civiche ispirate da Pisapia e De Magistris
(con uno dei quali sembra abbia anche colloquiato in tal senso).
La cosa
non avrebbe dato scandalo se a proporla fosse stato Marino con la sua
vecchia amministrazione, che era fortemente caratterizzata da una
componente di csx. Anzi era una naturale evoluzione di attività politica
decennale. Ma Voza sa che la sua compagine consiliare è caratterizzate
(almeno apparentemente, quando conviene diremmo noi) da una prevalenza
di consiglieri di cdx? Ma la cosa diventa inesplicabile se pensiamo che
in sede di formazione delle liste elettorali si pose il veto alle liste
civiche Turati ed Arechi (perchè comunque caratterizzate politicamente).
Veto che serviva a calmare i cattivi umori di chi era di provenienza
politica diversa, ma che era nella stessa coalizione. Coalizione in più
di un'occasione sbandierata come civica e che tale doveva rimanere.
Oggi
dalla stampa apprendo un altro nuovo
capitolo della trasformazione "politica" della civicità capaccese. La
scena è il Consorzio Farmaceutico Intercomunale nel quale da mesi si
scontrano i Comuni di csx (Salerno, Eboli e con Marino Sindaco anche
Capaccio) e quelli di cdx (Cava de' Tirreni e Scafati).
La ragione
del contendere è la defenestrazione del presidente, espressione della
vecchia governance (csx) che, come noto, è stata caratterizzata da
clientelismi e sprechi che hanno determinato il grande deficit di
bilancio. Il sindaco Voza, giustamente e legittimamente, chiede di avere
due voti a disposizione, quante sono le farmacie comunale a Capaccio.
Cosa che gli viene riconosciuta. Ma, poi, però invece che astenersi, da
civico e da estraneo alle vicende sino ad allora consumatesi, si
coalizza con Eboli e Salerno. Risultato: empasse! 6 voti contro 6 voti.
Tutto rimandato.
Ma a questo punto comincia a delinearsi una precisa
strategia di Voza, che evidententemente non è ancorata alla sola
Capaccio, ma si proietta nel futuro e verso ben altri altri obiettivi
sovra-comunali. Progetti che lo vedono seguire quelli che da sempre è la
sua connotazione politica, come in più casi ha esplicitato. Da uomo di
sinistra, ma astuto e pragmatico, sfruttando trasformismi, opportunismi,
interessi dei vari personaggi che lo sostengono, sta seguendo un ben
preciso progetto politico. La civicità si dimostra essere ancora una
volta una foglia di fico.
Mi domando allora il cons. com. Roberto Ciuccio, che siede
nel direttivo provinciale di un partito, cosa ne pensa di tutto ciò? Ed il cons. com. Francesco Sica, coordinatore locale del PDL? Mi
domando, ancora, l'ass. prov. Antonio Fasolino, che è stato sponsor di questa civicità, cosa
ne pensa? Mi domando Caldoro e Cirielli, ora, cosa ne pensano?
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La foto è tratta dal sito di Stile TV.
Il modello a cui si ispirano Pisapia e De Magistris potrebbe rientrare in questo schema:http://www.marcheschi.it/index.php?option=com_content&task=view&id=331&Itemid=1
RispondiEliminaCiò che non mi convince della loro iniziativa è che un modo di aggirare la crisi dei partiti da parte di chi ha mangiato in quel piatto.
Un modo di creare una pseuda civicita, non laica, non ideologica, ma invece ben connotata politicamente.