In questi giorni non pochi sono stati coloro che mi hanno detto: "che vergogna, probabilmente siamo l'unico Comune in Italia a non avere un Aula Consiliare!"
La cosa detta così parrebbe grave, essendo il Consiglio Comunale, la massima istituzione rappresentativa della nostra comunità.
Gli avvenimenti, al di là delle intenzioni degli autori, si sono susseguiti in maniera inaspettata e clamorosa, con risvolti talvolta grotteschi e kafkiani. Evidentemente l'Amministrazione Comunale non si è resa conto del clamore che la notizia avrebbe suscitato ( Capaccio Capoluogo: municipio, nuovi uffici e Consiglio comunale al museo del "Grand Tour"). La necessità di reperire nuovi locali idonei per i costituendi Uffici Progettazioni Strategiche e Gare e Appalti ha portato, quasi in modo naturale, ad individuare nell'Aula Consiliare la possibile locazione di questi.
In verità è noto a tutti come l'Aula Consiliare fosse di fatto già usata come luogo di ricevimento di cittadini e professionisti per la discussione delle loro pratiche amministrative con i funzionari e dipendenti del IV e V settore (correggetemi se sbaglio).
Inoltre l'Aula Consiliare è proprio adiacente ai locali dell'UTC.
Naturale, quindi individuarla come spazio dei nuovi uffici.
Purtroppo, però, per tanti Capaccesi la cosa si è dimostrata non essere tanto naturale. Ad alcuni, per come è stata mediaticamente presentata la notizia, è sembrato, facendo un parellelo, come se Mario Monti mandasse i nostri deputati a riunirsi in San Pietro perché i locali di Montecitorio sarebbero dovuti servire per far spazio agli uffici della Ragioneria dello Stato o del Ministero delle Finanze.
In effetti posta così la notizia fa apparire i nostri amministratori come insensibili e non curanti dei ruoli e delle più elementari regole di convivenza istituzionale fra organi del medesimo ente:il Sindaco, la Giunta (l'esecutivo) ed il Consiglio Comunale, aventi ciascuno proprie funzioni ed attribuzioni. Un pò come Monti e Berlusconi quando dileggiano e sminuiscono il ruolo del Parlamento.
La vicenda, poi, ha assunto risvolti kafkiani quando i consiglieri d'opposizione (De Caro e Tarallo) hanno dato notizia che i nuovi uffici realizzati al posto dell'Aula Consiliare parrebbero essere abusivi in quanto realizzati senza il necessario iter amministrativo (Capaccio, opposizione: "Lavori abusivi al municipio, aula consiliare dismessa contro Statuto e Regolamento". Esposto a procura e prefettura).
Ma la cosa non si ferma qui!
Maldestramente l'Amministrazione comunale innesca una nuova polemica, questa volta con la Provincia Francescana, amplificando il clamore sulla vicenda.
La Giunta Voza, infatti, aveva deciso di raccogliere l'invito del direttore del Museo del Grand Tour, sito nel Convento S. Antonio in Capaccio Capoluogo, di tenere i consigli comunali, provvisoriamente nei propri locali. Da notare che il direttore del Museo è il giovane e dinamico dott. Eustachio Voza, che è anche assessore nella medesima giunta.
Peccato che in questo modo l'amministrazione Voza sia andata ad inserirsi nella querelle tra Fondazione Vico (a cui il Museo del Gran Tour fa capo) e la Provincia Francescana, che rivendica la restituzione proprio di quei locali precedentemente dati in comodato gratuito all'ente museale (Capaccio, sfratto museo Grand Tour: direttore Eustachio Voza scrive al ministro generale dei Frati Minori).
Comunque sia, a quanto dichiarato da esponenti della maggioranza, è stata individuata una sede provvisoria del Consiglio Comunale, da allestirsi, nei locali dell'ex Asilo in via Lauro, detto anche Palazzo Maida, dove hanno già sede l'Archivio storico del Comune di Capaccio e L'Associazione "Agorà dei Liberi". Collocazione anch'essa provvisoria fino a quando si libereranno i locali del sopprimendo Giudice di Pace, dove il Consiglio Comunale troverà finalmente una sua degna collocazione.
Nell'intervento su facebook del consigliere Luciano Farro (che ringraziamo per la sua disponibilità al dibattito pubblico anche sui nuovi media) si accenna incidentalmente a "nessuno esproprio a Capaccio", perché, come si dice da cosa nasce cosa, è nella polemica sui Consigli Comunali itineranti nelle contrade e sulla perdita della sede istituzionale del consesso cittadino si era inserito un altro filone polemico: lo spostamento degli uffici comunali da Capaccio Paese alla Piana.
Come dire che l'iniziale "errore comunicativo" (?) dell'amministrazione ha innescato una serie d'incidenti a catena.
Ciò non toglie nulla all'azione sul territorio dell'amministrazione Voza che si sta in molti casi rivelando incisiva ed efficace, anche se talvolta la voglia di fare (e subito) ......
I link rimandano a Stile TV.
Ottavia D'anseille Voza
RispondiEliminaCaro Enzo, ti segnalo, per completezza di informazione, che il Programma Integrato per il Centro Storico di Capaccio prevedeva già il recupero di due edifici, la Pretura, dove avrebbero trovato collocazione la sala Consiliare, uffici per i
gruppi consiliari ed al primo piano gli uffici tecnici, e Palazzo Stabile, per il quale veniva studiato un nuovo accesso con parcheggio a valle, a servizio anche del centro storico, con l'anagrafe ed uffici di relazione coi cittadini al piano terra, gli uffici del sindaco, la sala giunta, la segreteria e la ragioneria al primo piano. Tutto ciò nell'ambito di un programma di delocalizzazione del municipio dalla sede attuale, e di recupero di quell'area per la connessione con uno spazio verde tra i Giardini e la soprastante Piazza dei Martiri. Di tutto ciò esistono schede di progetto preliminari con distribuzione delle funzioni e con analisi dei costi.
Il 24 luglio scrivevo su STILETV :
RispondiEliminaSolo a titolo indicativo si ricorda che a Capaccio c'è anche l'edificio dell'ex Pretura ove sono gli uffici del Giudice di Pace che, come noto, nel riordino generale delle circoscrizione giudiziarie non sarà più a Capaccio.
L'attuale sala delle udienze ad occhio dovrebbe essere leggermente più ampia e, sopratutto, ci sono molte sale a disposizione ed un ampio parcheggio.
Va, inoltre e sopratutto, evidenziato che il Comune di Capaccio ha a suo carico la manutenzione ordinaria dell'edificio ( cosa del tutto colpevolmente non fatta in questi ultimi anni nonostante ripetuti solleciti scritti del responsabile dell'ufficio del GdP ) ragion per cui farebbe piacere sapere , visto che adiacente vi è l'edificoi della stazione dei Carabinieri di Capaccio, quali passi saranno posti in essere per acquisire l'edificio ovvero per poterlo utilizzare.
Tenere I consigli comunali nella sala del convento sicuramente è suggestivo e di effetto e ci conforta il fatto che San Antonio poserà la sua fulgida mano sul capo del sindaco, vice sindaco, giunta, sui consiglieri comunali, sullo staff sindacale e su tutti I dipendenti comunali.
Per l'edificio e il giardino del convento , per ora, ringrazio I volontari del terzordine francescano che in questi anni hanno provveduto ad accollarsi lavoro e spese.
Cara Ottavia,
RispondiEliminaho riproposto il tuo intervento su Fb, perché lo ritengo completante questo mio post ed informante su risvolti non molto conosciuti.
Ciao Mario,
RispondiEliminagrazie per il tuo intervento che introduce nuovi elementi di riflessione. Concordo nell'unirmi nel ringraziamento delle Terziarie Francescane, che da sempre sono attive nelle attività pro-missioni e soprattutto nella conservazione del Convento. Cosa fatta da sempre con abnegazione e grandi sacrifici personali. Ammetterai però che negli ultimi anni il Convento è divenuto "corpo estraneo" alla nostra comunità, soprattutto quando si è deciso di escludere da quegli "spazi" giovani ed anziani, che lì da sempre avevano occasioni di incontro ed aggregazione. Forse qualche "mea culpa" è da farsi e non solo tra i papaveri della Provincia Francescana...