sabato 11 agosto 2012

Consiglio Comunale cercasi. L'opinione del gen. Giuseppe Troncone.

Pubblico la mail inviatami dal gen. Giuseppe Antonio Troncone, consigliere comunale d'opposizione nella scorsa consiliatura. 


"Se non si pone la dovuta attenzione, il decisionismo esasperato, il più delle volte, rischia di sconfinare nell'arroganza."

Caro Enzo,
ho letto con interesse il tuo post ...... (CAPACCIO-PAESTUM: CONSIGLIO COMUNALE CERCASI....)
Sono del parere che adesso la vicenda  non riguarda solo la sede dove tenere le sedute del Consiglio Comunale ma anche l'uso del convento di S. Antonio, che non è più un solo problema , in quanto i problemi si sono moltiplicati.

Resta il fatto che (ed in questo non concordo con Te Enzo) il Consiglio Comunale, come i consiglieri tutti e le Commissioni Consiliari, con una mossa furba, sono stati spogliati della sede istituzionale che avevano e che adesso non hanno più.

Con tutte le priorità che incombono, Ti sembra proprio che fosse necessario in primis pensare a variare l'art. 2 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale per creare nuovi uffici, nuova burocrazia, a danno proprio del massimo organo di rappresentanza?

Tutto premeditato e la maggioranza dell'assise, calpestata ed acquiescente, tace, o meglio approva. Ha ragione il Consigliere Farro, a dire che è stato Consiglio a volere questo stato di cose. Nel dibattito però, di quella seduta del Consiglio Comunale, non ricordo che sia stata esplicitata la volontà e le finalità di quella operazione.

Il Presidente del Consiglio?!

Il comma 1 dell'art. 2 del Regolamento, qualcuno l'ha dimenticato?

Secondo me vi è stata frenesia dove non doveva esserci.

Certo nulla di illegale, è nelle facoltà del sindaco, sentiti i Capigruppo in sede di conferenza, scegliere la sede ove tenere la seduta del Consiglio Comunale. Anche se in sede di conferenza la maggioranza non concorda sulla scelta della sede, il sindaco può decidere autonomamente, senza dare alcuna spiegazione. L'unico rischio che può correre è quello di incappare in sedute deserte.

La denuncia fatta dall'opposizione, credo che non vuole attentare alle facoltà del sindaco, anche se in sede di discussione in Consiglio Comunale aveva espresso il desiderio di confermare i vincoli posti dall'art. 2 in questione. Quello che l'opposizione ha denunciato è il fatto che i lavori di smantellamento dell'aula consiliare, con conseguente trasformazione dei locali in uffici, sono avvenuti, a loro dire, prima che l'iter burocratico  fosse iniziato e/o avesse terminato il suo corso. In parole povere, sembra che non  vi erano delibere e tanto meno determine. E poi in Consiglio mai e poi mai si era detto che l'esecutivo aveva intenzione di porre in atto quello che è stato fatto.  
Comunque, siamo sicuri che quello creato non si riveli dannoso?

Non era stato recuperato il mega ufficio del Direttore Generale? Evidentemente vi sono altre destinazioni, girare per l'edificio comunale per conferma.

Al momento, per quanto riguarda le nostre tasche, ha già causato maggiori costi, in un momento dove prioritario è tagliare le spese, sanare con i recuperi i debiti al fine di non concorrere ad un inasprimento dell'aggravio fiscale già messo in atto dal Professore Esperto, Primo Ministro.
Prudenza, a mio parere, avrebbe consigliato di affrontare l'argomento in Consiglio Comunale. Una volta deciso, si dava mandato alla apposita Commissione Consiliare per la variazione del Regolamento e nelle more, una volta deciso, senza correre a destra ed a manca, in piena trasparenza e concordia, effettuare le scelte ritenute opportune. Poteva essere il Grand Tour, l'ex Pretura, la Sala erica, l'ex asilo o altro.

Se non si pone la dovuta attenzione, il decisionismo esasperato, il più delle volte, rischia di sconfinare nell'arroganza.

Credo che ci tocchi registrare un terzo sfratto senza pensare alle conseguenze.

Il sindaco Marino, per il suo operato, più volte da me fu tacciato arrogante. Debbo però annotare che quel sindaco, in una fase di sfratto di extracomunitari, prima di operare, si preoccupò, o su sollecitazione pensò, di garantire agli sfollati un tetto. Non mi pare che questo sia avvenuto con il recupero dei manufatti sequestrati alla malavita, con il cambio di destinazione dell'aula consiliare, con la messa in sicurezza della Bufalara di Gromola.
Sia chiaro che concordo con il recupero dei manufatti frutto di sequestri giudiziari, concordo con il recupero e l'acquisizione della Bufalara di Gromola (finalmente!!!), concordo con il ritenere inadeguata l'aula, ormai ex aula, consiliare alle esigenze dei consiglieri e della intera cittadinanza.
Prudenza e trasparenza, secondo me, avrebbero consigliato procedure diverse, sicuramente di minore impatto.

Per quanto concerne la gestione del convento, penso che sia una querelle che debba interessare i diretti interessati, la Provincia Francescana ed il Grand Tour. Non è dignitoso per l'Ente uscire con pettegolezzi e/o piazzate su accadimenti ed usi di passata memoria.
Il Consiglio Comunale del 11/08/2012 nell'ex refettorio del Convento S. Antonio  (Foto di Ernesto Franco)

Riferendomi alla gestione dei frati minori, non penso sia denigratorio ricordare che per anni nel giardino fu ricavato un campo di calcio ad uso della squadra locale e della intera comunità capaccese. Per quanto concerne l'attività ricettiva, nei secondi anni '50, i monaci davano ospitalità, dietro irrisorio compenso, ai figli dei contadini della piana che dovevano frequentare la scuola media e/o l'avviamento. A riguardo, penso sia anche doveroso dare uno sguardo ai finanziamenti concessi per il restauro del manufatto. Se la memoria non mi inganna, ricordo di aver letto da qualche parte, che le celle restaurate dovessero essere adibite a camere e l'intero piano per la conseguente attività ricettiva. Quindi?

Infine sembra che si stia aprendo una indagine sul contratto di donazione del manufatto ai frati minori, aspetto notizie, anche se prima di parlare bastava andare in archivio, cercare e di conseguenza informare. Ma parlo di un altro mondo, scusa.

........
Peppe Troncone  



Caro Peppe,
ho pubblicato la tua mail pur non condividendola nei contenuti, in quanto ritengo che un punto di vista diverso aiuti a comprendere meglio la realtà, che da secoli la filosofia ci insegna essere un processo dialettico, proprio come la ricerca della "verità".
In fondo tutti vogliamo capire un pò meglio questa vicenda, al di là delle "confezioni giornalistiche". 
E' di oggi la notizia che uno spiraglio di dialogo tra Provincia Francescana ed Amministrazione Comunale si sia aperto (Capaccio, Consigli comunali nel museo: Frati Minori aprono al dialogo). Spero che sia l'occasione perché ogni incomprensione e fraintendimento sia chiarito. 
Certo concordo con te che ad un "risoluto attivismo", che non credo sia "arroganza", sarebbe meglio anteporre un azione dolce ma determinata. Ma sono sicuro che si stia solo "rodando la macchina amministrativa". In fondo come squadra sono appena agli inizi.
Enzodisirio

LA DELIBERA N. 167 DEL 03.08.2012. MODIFICA ART. 2, COMMA 1, REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE-PROPOSTA CONSIGLIO CON LA QUALE VIENE INDIVIDUATA LA NUOVA SEDE PROVVISORIA DEL C.C. 

 DELIBERA N. 174 DEL 08.08.2012. ATTO INDIRIZZO PER LA RICOGNIZIONE DOCUMENTALE, LEGISLATIVA E GIURIDICA INERENTE LO STATUS E GLI ATTI CONCERNENTI IL COMPENDIO IMMOBILIARE EX CONVENTO S. ANTONIO.

Il link di cronaca rinvia a StileTV

1 commento:

  1. A quanto pare la Provincia Francescana, come osservato da Carmine Caramente, più che aprire al dialogo ha puntualizzato ennesimamente la propria tesi.

    Aprono al dialogo???: hanno ribadito che la struttura è di loro proprietà, affermato che la Fondazione la occupa senza titolo e che l'Amministrazione ha sbagliato a deliberare senza autorizzazione...SE questo è aprire al dialogo...ma...il titolo dell'articolo è un po' troppo "ottimista" (da "Amici di Paestum.it", su facebook).

    Cosa confermata anche dal consigliere Luciano Farro:

    Concordo con Caramante...Aggiungo che due giorni primo del C.C. sono andati a cambiare la serratura dell'ingresso principale del Convento.....Proprio come i bambini che fanno i dispetti. Questo è dialogo? Che lo sappiano più in alto, perchè , può darsi, anzi, quasi certamente, che per la sciaguratezza di qualche "dirigente chiesastico" fanno perdere la fede ai cittadini....e, se è così, vada rimosso e si torni alla normalità, cosa che tutti auspichiamo.
    (da "Amici di Paestum.it", su facebook).

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