Pubblico la mail inviatami dal gen. Giuseppe Antonio Troncone, consigliere comunale d'opposizione nella scorsa consiliatura.
"Se non si pone la dovuta attenzione, il decisionismo esasperato, il più delle volte, rischia di sconfinare nell'arroganza."
Caro Enzo,
ho letto con
interesse il tuo post ...... (CAPACCIO-PAESTUM: CONSIGLIO COMUNALE CERCASI....)
Sono del parere che
adesso la vicenda non riguarda solo la
sede dove tenere le
sedute del Consiglio Comunale ma anche l'uso del convento di
S. Antonio, che non
è più un solo problema , in quanto i problemi si sono moltiplicati.
Resta il fatto che (ed in questo non concordo con Te Enzo) il
Consiglio Comunale, come i consiglieri tutti e le Commissioni
Consiliari, con
una mossa furba, sono stati spogliati della sede istituzionale
che avevano e
che adesso non hanno più.
Con tutte le
priorità che incombono, Ti sembra proprio che
fosse necessario in primis pensare a variare l'art. 2 del
Regolamento sul
funzionamento del Consiglio Comunale per creare nuovi uffici,
nuova burocrazia,
a danno proprio del massimo organo di rappresentanza?
Tutto premeditato e
la maggioranza dell'assise, calpestata ed
acquiescente, tace, o meglio approva. Ha ragione il Consigliere
Farro, a dire
che è stato Consiglio a volere questo stato di cose. Nel
dibattito però, di
quella seduta del Consiglio Comunale, non ricordo che sia stata
esplicitata la
volontà e le finalità di quella operazione.
Il Presidente del
Consiglio?!
Il comma 1 dell'art.
2 del Regolamento, qualcuno l'ha
dimenticato?
Secondo me vi è
stata frenesia dove non doveva esserci.
Certo nulla di
illegale, è nelle facoltà del sindaco, sentiti
i Capigruppo in sede di conferenza, scegliere la sede ove tenere
la seduta del
Consiglio Comunale. Anche se in sede di conferenza la
maggioranza non concorda
sulla scelta della sede, il sindaco può decidere autonomamente,
senza dare
alcuna spiegazione. L'unico rischio che può correre è quello di
incappare in
sedute deserte.
La denuncia fatta
dall'opposizione, credo che non vuole attentare
alle facoltà del sindaco, anche se in sede di discussione in
Consiglio Comunale
aveva espresso il desiderio di confermare i vincoli posti
dall'art. 2 in
questione. Quello che l'opposizione ha denunciato è il fatto che
i lavori di
smantellamento dell'aula consiliare, con conseguente
trasformazione dei locali
in uffici, sono avvenuti, a loro dire, prima che l'iter
burocratico fosse iniziato e/o avesse
terminato il suo
corso. In parole povere, sembra che non vi
erano
delibere e tanto meno determine. E poi in Consiglio mai e poi mai
si era
detto che l'esecutivo aveva intenzione di porre in atto quello
che è stato
fatto.
Comunque, siamo
sicuri che quello creato non si riveli
dannoso?
Non era stato
recuperato il mega ufficio del Direttore
Generale? Evidentemente vi sono altre destinazioni, girare per
l'edificio
comunale per conferma.
Al momento, per
quanto riguarda le nostre tasche, ha già
causato maggiori costi, in un momento dove prioritario è
tagliare le spese,
sanare con i recuperi i debiti al fine di non concorrere ad un
inasprimento
dell'aggravio fiscale già messo in atto dal Professore Esperto,
Primo Ministro.
Prudenza, a mio
parere, avrebbe consigliato di affrontare
l'argomento in Consiglio Comunale. Una volta deciso, si dava
mandato alla
apposita Commissione Consiliare per la variazione del
Regolamento e nelle more,
una volta deciso, senza correre a destra ed a manca, in piena
trasparenza e
concordia, effettuare le scelte ritenute opportune. Poteva
essere il Grand
Tour, l'ex Pretura, la Sala erica, l'ex asilo o altro.
Se non si pone la
dovuta attenzione, il decisionismo
esasperato, il più delle volte, rischia di sconfinare
nell'arroganza.
Credo che ci tocchi
registrare un terzo sfratto senza pensare
alle conseguenze.
Il sindaco Marino,
per il suo operato, più volte da me fu
tacciato arrogante. Debbo però annotare che quel sindaco, in una
fase di
sfratto di extracomunitari, prima di operare, si preoccupò, o su
sollecitazione
pensò, di garantire agli sfollati un tetto. Non mi pare che
questo sia avvenuto
con il recupero dei manufatti sequestrati alla malavita, con il
cambio di
destinazione dell'aula consiliare, con la messa in sicurezza
della Bufalara di
Gromola.
Sia chiaro che
concordo con il recupero dei manufatti frutto
di sequestri giudiziari, concordo con il recupero e
l'acquisizione della
Bufalara di Gromola (finalmente!!!), concordo con il ritenere
inadeguata
l'aula, ormai ex aula, consiliare alle esigenze dei consiglieri
e della intera
cittadinanza.
Prudenza e
trasparenza, secondo me, avrebbero consigliato
procedure diverse, sicuramente di minore impatto.
Per quanto concerne
la gestione del convento, penso che sia
una querelle che debba interessare i diretti interessati, la
Provincia
Francescana ed il Grand Tour. Non è dignitoso per l'Ente uscire
con
pettegolezzi e/o piazzate su accadimenti ed usi di passata
memoria.
Il Consiglio Comunale del 11/08/2012 nell'ex refettorio del Convento S. Antonio (Foto di Ernesto Franco) |
Riferendomi alla
gestione dei frati minori, non penso sia
denigratorio ricordare che per anni nel giardino fu ricavato un
campo di calcio
ad uso della squadra locale e della intera comunità capaccese.
Per quanto
concerne l'attività ricettiva, nei secondi anni '50, i monaci
davano
ospitalità, dietro irrisorio compenso, ai figli dei contadini
della piana che
dovevano frequentare la scuola media e/o l'avviamento. A
riguardo, penso sia
anche doveroso dare uno sguardo ai finanziamenti concessi per il
restauro del
manufatto. Se la memoria non mi inganna, ricordo di aver letto
da qualche
parte, che le celle restaurate dovessero essere adibite a camere
e l'intero
piano per la conseguente attività ricettiva. Quindi?
Infine sembra che si
stia aprendo una indagine sul contratto
di donazione del manufatto ai frati minori, aspetto notizie,
anche se prima di
parlare bastava andare in archivio, cercare e di conseguenza
informare. Ma
parlo di un altro mondo, scusa.
........
Peppe Troncone Caro Peppe,
ho pubblicato la tua mail pur non condividendola nei contenuti, in quanto ritengo che un punto di vista diverso aiuti a comprendere meglio la realtà, che da secoli la filosofia ci insegna essere un processo dialettico, proprio come la ricerca della "verità".
In fondo tutti vogliamo capire un pò meglio questa vicenda, al di là delle "confezioni giornalistiche".
E' di oggi la notizia che uno spiraglio di dialogo tra Provincia Francescana ed Amministrazione Comunale si sia aperto (Capaccio, Consigli comunali nel museo: Frati Minori aprono al dialogo). Spero che sia l'occasione perché ogni incomprensione e fraintendimento sia chiarito.
Certo concordo con te che ad un "risoluto attivismo", che non credo sia "arroganza", sarebbe meglio anteporre un azione dolce ma determinata. Ma sono sicuro che si stia solo "rodando la macchina amministrativa". In fondo come squadra sono appena agli inizi.
Enzodisirio
LA DELIBERA N. 167 DEL 03.08.2012. MODIFICA ART. 2, COMMA 1, REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE-PROPOSTA CONSIGLIO CON LA QUALE VIENE INDIVIDUATA LA NUOVA SEDE PROVVISORIA DEL C.C.
DELIBERA N. 174 DEL 08.08.2012. ATTO INDIRIZZO PER LA RICOGNIZIONE DOCUMENTALE, LEGISLATIVA E GIURIDICA INERENTE LO STATUS E GLI ATTI CONCERNENTI IL COMPENDIO IMMOBILIARE EX CONVENTO S. ANTONIO.
Il link di cronaca rinvia a StileTV
A quanto pare la Provincia Francescana, come osservato da Carmine Caramente, più che aprire al dialogo ha puntualizzato ennesimamente la propria tesi.
RispondiEliminaAprono al dialogo???: hanno ribadito che la struttura è di loro proprietà, affermato che la Fondazione la occupa senza titolo e che l'Amministrazione ha sbagliato a deliberare senza autorizzazione...SE questo è aprire al dialogo...ma...il titolo dell'articolo è un po' troppo "ottimista" (da "Amici di Paestum.it", su facebook).
Cosa confermata anche dal consigliere Luciano Farro:
Concordo con Caramante...Aggiungo che due giorni primo del C.C. sono andati a cambiare la serratura dell'ingresso principale del Convento.....Proprio come i bambini che fanno i dispetti. Questo è dialogo? Che lo sappiano più in alto, perchè , può darsi, anzi, quasi certamente, che per la sciaguratezza di qualche "dirigente chiesastico" fanno perdere la fede ai cittadini....e, se è così, vada rimosso e si torni alla normalità, cosa che tutti auspichiamo.
(da "Amici di Paestum.it", su facebook).