Caro Enzo,
su fb, ho letto la tua domanda circa la situazione della riscossione dei tributi al Consorzio di bonifica.
Anche presso quell'Ente le cose non vanno bene. La liquidità, a detta dell'esecutivo, è critica ed il rimedio proposto da me non accettato "tout court" è quello di ricorrere a ditta privata di recupero crediti e maggiori spese.
Come leggerai, io sono per un esame più approfondito ed uno studio per combattere i "recalcitranti cronici" prima con mezzi diversi. Una volta che il tentativo risulti vano, sono per l'informazione a tutti i consorziati dell'estremo rimedio chiarendo ai virtuosi, che sono i più, che vi sarà un necessario aumento dei tributi dovuti ai soliti furbetti i cui nomi non saranno pubblicati per ragioni di pryvaci ma accessibili ai consorziati interessati, presso l'ufficio preposto, in quanto loro diritto, quali proprietari dell'Ente.
Il Consorzio di Bonifica di Paestum (Foto StileTV) |
AL PRESIDENTE DEL CONSORZIO DI
BONIFICA DI PAESTUM SEDE
AL DEPUTAZIONE AMINISTRATIVA
NELLA PERSONA DEI SINGOLI CONS.
AL CONSIGLIERI DELEGATI TUTTI LORO SEDI
""""""""""""""""""""""""
OGGETTO: Situazione finanziaria
dell’Ente.
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In data 25 luglio 2013 in sede di
riunione presso il Consorzio di Bonifica, è stata evidenziata la difficoltà
finanziaria in cui versa l'ente. In particolare, a detta dei consiglieri della
deputazione amministrativa, la deficienza di disponibilità di liquidità mina la
stessa esistenza del consorzio atteso che al momento risulta assediato da
debiti e da impegni di spesa improcrastinabili, in particolar modo quelli presi
verso l'Enel che qualora non si riuscisse a far fronte agli accordi intercorsi
per sanare il pregresso, potrebbe interrompere la fornitura di energia
elettrica e da qui l'interruzione di un servizio vitale sia per l'irrigazione che per l'acquedotto.
I deputati di maggioranza, in
particolar modo Ciuccio e Ciliberti, hanno proposto di far ricorso immediatamente
a società di recupero crediti, almeno per le situazioni coattive.
In tale occasione mi è stato dato
un documento di base elaborato da esperti per quanto concerne il Capitolato
Generale D'oneri ed un Contratto per l’affidamento a ditta esterna per la
riscossione dei tributi.
Sulla bontà della scelta ho
chiesto ai deputati di riflettere bene prima di decidere e di seguito ho
chiesto che la vicenda appositamente documentata fosse portata alla attenzione
di tutti i consiglieri, nella considerazione che venivano comunque interessati
fenomeni di carattere economico e sociale, oltre che di bilancio, la cui
variazione va per legge ratificata dal consiglio intero.
Per la problematica in
particolare, ho inoltre chiesto che vi fossero maggiori e migliori delucidazioni,
di conoscere singolarmente ogni credito, la sua origine, l'ammontare, cosa è
stato fatto per il recupero, ovvero tutta la documentazione certa in modo tale
da avere elementi suffragati su cui basare una eventuale proposta.
Il giorno 29 luglio vi è stata
una ulteriore riunione in proposito con i deputati Salzano, Ciuccio e Ciliberti.
In tale sede ho continuato ad esprimere le mie perplessità ed ho chiesto
chiarimenti sull'origine del documento da studiare, nella considerazione che vi
erano delle contraddizioni di procedure e che comunque sapevano più da
prestampato recuperato presso un ente comunale che originato da studio di un
avvocato esperto in pubblica amministrazione.
Durante la seduta, è stato
chiesto l'intervento dell'addetto alla gestione dei tributi Masucci, il quale
ha raccomandato di riflettere ed ha chiesto qualche giorno di tempo per
relazionare sulla situazione.
Il 31 luglio mi sono recato
presso l'ufficio del Masucci per accertarmi sulla prosecuzione dei lavori.
L'addetto mi ha riferito che stava procedendo sugli accertamenti e mi ha reso
partecipe delle sue perplessità circa il ricorso a ditte di recupero crediti, soprattutto
perché forse studiando altre misure coercitive e di convincimento potremmo
recuperare il 98-100% di quanto dovuto dai consorziati.
Da un esame di primo impatto è
emerso che i tributi irrigui e di bonifica dell'anno 2008 nel comune di
Capaccio sono stati riscossi nella misura del 93%. E' emerso anche che vi sono
consorziati lontani dalla sede quali Serre, Albanella e Agropoli che rispondono
in percentuale inferiore.
Come anticipato, prima di
proporre un parere sulla problematica ed indicare una consequenziale via di
soluzione, cercherò di acquisire tutta la documentazione necessaria, atta a
dare a tutti i consiglieri modo di valutazione trasparente e serena, nella
considerazione che come ho avuto modo di dire, la problematica investe tutti
noi attuali consiglieri e quelli che ci seguiranno nella gestione del
consorzio.
Al momento faccio presente che da
un raffronto effettuato allo stato patrimoniale dei vari anni è emerso che nel
:
- nel 2009 venivano riportati debiti per un importo complessivo di €. 50.350.835,00 di cui €. 5.135.423,00 per debiti verso fornitori e €. 41.000.000,00 per opere di bonifica da realizzare di cui 8.500.000,00 circa nell’anno e 32.500.000,00 per opere da realizzare e da finanziare per gli anni successivi. Di contro i crediti con cui far fronte ammontano ad €. 48.933.568,00 di cui €. 2.953.260,00 verso gli utenti, €. 41.400.000,00 circa per lavori da realizzare di cui €. 8.900.000,00 circa nell’anno di riferimento e €. 32.500.000,00 negli anni successivi. Il “gap” tra residui attivi o crediti e residui passivi o debiti ammontava ad € 1.400.000;
- nel 2010, venivano riportati debiti per un importo di €. 34.957.531,00 di cui €. 7.636.000 circa per debiti verso fornitori, €. 24.200.000 circa per opere di bonifica da realizzare di cui € 12.700.000, circa nell’anno e 11.500.000,00 negli anni successivi. I crediti vantati ammontano a €. 32.604.636,00 di cui €. 2.490.000,00 circa verso i consorziati, €. 19.500.000,00 per opere da realizzare di cui €. 8.000.000,00 per l’anno corrente e €. 11.500.000,00 per gli anni successivi. Si nota inoltre un deposito bancario vincolato per lavori di €. . 4.841.000,00. Il “gap” tra residui attivi o crediti e residui passivi o debiti ammontava ad € 2.300.000. Si nota inoltre una diminuzione di crediti verso gli utenti di circa 450.000 euro ed un incremento di debiti verso fornitori di circa €. 2.500.000,00;
- nel 2011, la situazione si presenta con un importo complessivo di €. 32.517.301,00 di cui €. 9.745.128,00 per debiti verso fornitori, €. 19.700.000,00 per opere di bonifica da realizzare di cui €. 7.200.000,00 nell’anno e €. 12.500.000,00 negli anni successivi, Le risorse con cui far fronte alle esigenze ammontano a €. 29.917.000,00, di cui €. 3.190.942,00 verso gli utenti, €. 18.400.000,00 circa per opere da realizzare di cui €. 5.880.000,00 nell’anno e €. 12.522.000,00 negli anni successivi. Si nota inoltre un deposito bancario vincolato per lavori di €. 1.300.000,00 circa. Il “gap” tra residui attivi o crediti e residui passivi o debiti ammontava ad € 2.600.000. Si nota inoltre un aumento di crediti verso gli utenti di circa 7000.000 euro ed un incremento di debiti verso fornitori di circa €. 2.100.000,00;
- nel 2012 notiamo residui passivi per €. 39.564.962,00 di cui €. 10.005.867,00 per debiti verso fornitori, €. 27.100.000,00 circa per opere di bonifica da realizzare, di cui nell’anno di riferimento €. 14.600.000,00 circa e €. 12.500.000,00 circa negli anni successivi. I crediti vantati per far fronte alle spese ammontano ad €. 36.847.000,00 di cui 3.900.000,00 verso i consorziati, €. 24.700.000,00 dagli enti finanziatori per opere di bonifica da realizzare di cui €. 12.200.000,00 per l’anno di riferimento e €. 12.500.000,00 per quelle da realizzare negli anni successivi, esistono, infine, crediti per €. 2.655.000,00 circa di depositi bancari vincolati per lavori. Il “gap” tra residui attivi o crediti e residui passivi o debiti ammontava ad € 2.700.000. Si nota inoltre un aumento di crediti verso gli utenti di circa 7000.000 euro ed un incremento di debiti verso fornitori di circa €. 300.000,00.
Mi preme evidenziare che i debiti verso i fornitori
sono aumentati di circa €. 5.000.000,00 a fronte di un aumento di crediti verso gli utenti di
circa €. 1.000.000,00. Questo sta a dire che le difficoltà di liquidità a
parere del sottoscritto non vanno indirizzate tutte sulla insolvenza degli
utenti, che pure è fattore importante ma su altre cause che uno studio più approfondito
farà emergere in quanto da un esame sommario, come evidenziato, deve fare
emergere un differenza di €. 4000.000,00 ed una differenza di “gap” di circa €.
1.000.000,00.
Inoltre, rappresento che sono
stato messo a corrente che per lavori fatti da oltre 20 anni i tecnici
incaricati per la realizzazione dell'opera, ing. Santini e ........, hanno
fatto pervenire per il tramite della magistratura una sentenza di condanna per
una ingiunzione di pagamento di €. 400.000,00.
La vicenda non la conosco, certamente
sono curioso di conoscerla a pieno, per intanto ho chiesto al presidente
Fraiese di procedere per una denuncia preliminare per danno presunto alla
Procura Regionale della Corte dei Conti e la nomina di una Commissione di
Accertamento di Responsabilità presieduta da un deputato o consigliere di
minoranza.
Quanto sopra per la dovuta
informazione.
Capaccio lì 05 settembre 2013
CONIGLIERE
DELEGATO
Giuseppe
Antonio Troncone
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