Immigrati nei campi (fito da blogsalerno.it) |
"Maxi
operazione della polizia locale di Capaccio, coordinata dal comandante
Natale Carotenuto. I caschi bianchi, infatti, hanno provveduto ad
effettuare un’attività di sgombero dei cittadini extracomunitari che
avevano trovato dimora nella contrada in Gromola in baracche fatiscenti,
roulottes e strutture pericolanti, mettendo a rischio la propria
incolumità." (1)
I miei complimenti alle Autorità di Polizia Locale per questa operazione di ripristino della legalità. Immagino, poi, che quanti sono stati trovati in queste condizioni di vivibilità
precaria siano prontamente stati segnalati alle autorità preposte sia che essi
siano "clandestini" o abbiano il permesso di soggiorno.
Qualcuno dirà: ma perchè anche coloro che hanno il "permesso"? E perchè Enzo se la prende tanto?
La risposta è semplice. Perchè dobbiamo salvaguardare la dignità di quanti vengono in Italia per lavorare e per tutelare anche la sicurezza dei cittadini Italiani rispetto a sbandati che nulla hanno da perdere e quindi cadono facilmente nella mani di quanti svolgono attività criminali.
A ciò aggiungo che tali attività iniziano proprio con gli italiani che del sistema emigrazione traggono beneficio.
E non mi riferisco esclusivamente a quanti sfruttano "in nero" i
cittadini stranieri, ma anche a quanti ne traggono beneficio in altro
modo spesso legandosi consapevolmente o meno con "personaggi che muovono
tali flussi e gestiscono l'illegalità e la pseudo-legalizzazione
dell'immigrato".
Chiarisco: sarebbe grave, anzi gravissimo, se tra gli sfollati vi fossero presenti immigrati con il permesso di soggiorno!
Mi direte perchè?
Perchè la legge stabilisce che per restare sul territorio italiano e quindi per godere del "permesso" è necessario possedere non solo un reddito, ma anche una residenza certa, che fa da referenza per tutti gli atti amministrativi o meno che interesseranno la vita dell'immigrato in Italia: dall'invio di documenti legali all'eventuale richiesta di una licenza commerciale o di un mutuo (2).
Perchè la legge stabilisce che per restare sul territorio italiano e quindi per godere del "permesso" è necessario possedere non solo un reddito, ma anche una residenza certa, che fa da referenza per tutti gli atti amministrativi o meno che interesseranno la vita dell'immigrato in Italia: dall'invio di documenti legali all'eventuale richiesta di una licenza commerciale o di un mutuo (2).
Se invece la residenza è fittizia allora possiamo immaginare che
qualcuno abbia fatto da garante o abbia prodotto una documentazione
dichiarando il falso. Certamente ciò può essere accaduto sia per una
naturale solidarietà tra migranti, ma anche perchè dietro a tale fenomeno esiste un vero
e proprio mercato dell'illecito che vede parteciparvi non solo
stranieri (caporali o vere e proprie organizzazioni criminali), ma anche
professionisti,
associazioni e patronati che potrebbero anche specularvi. Certo in molti diranno che talvolta la pratica è necessaria per aggirare
una legge restrittiva ed ingiusta e che le motivazioni di tali pratiche illeggittime sono essenzialmente
"altruistiche". Non dubito che spesso sia così, ma è anche vero che
talvolta, come le autorità hanno in più caso messo in rilievo, non è
sempre vero! (3)
Note:
(2) Il Permesso di soggiorno CE, meltingpot.org
(3) False dichiarazioni per il permesso di soggiorno: dieci denunce, compreso un commercialista, lanazione.it.
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