lunedì 6 marzo 2017

BORSINO N°2 DEI CANDIDATI SINDACI ALLE AMMINISTRATIVE 2017.

C'è un tempo per capire, un tempo per scegliere, un altro per decidere.
C'è un tempo che abbiamo vissuto, l'altro che abbiamo perso e un tempo che ci attende.
(Seneca)



Premessa. 
Il presente borsino non ha alcun fondamento scientifico, non è frutto di sondaggi, ma semplicemente dell'analisi dei fatti, di deduzioni ed intuizioni personali.
Come tale fotograferebbe la situazione del momento e quindi sarà aggiornato costantemente.
Non vuole essere altro che un'ulteriore occasione di discussione e di riflessione sulle prossime elezioni amministrative.
  
6 Gennaro De Caro
 Il suo progetto di una alternativa di sinistra continua a non decollare ed ad apparire poco appetibile anche nella sua stessa area politica.
Insistenti voci vogliono che il consigliere uscente del PD, Franco Tarallo, in passato suo sostenitore, possa entrare in squadra con Francesco Sica.

6 Antonio De Rosa
Anche il progetto di coalizione del dott. Antonio De Rosa non va oltre la ristretta cerchia di sempre.
Pronto il suo sito internet, non sappiamo se anche la sua coalizione.

5 Franco Palumbo
Il sindaco di Giungano con l'annuncio della sua candidatura a Capaccio Paestum pare abbia fatto palpitare qualche cuore ed acceso l'interesse di non pochi.
Ma al di là del positivo riscontro d'opinione all'annuncio della sua candidatura pare abbia però difficoltà a dare sostanza elettorale al suo progetto.
Si vocifera di una possibile candidatura con lui di un consigliere comunale uscente del PD. 

5 Angelo Quaglia
Continua la sua corsa al comune.
Già pronti il programma, dato alle stampe, e pare la sua squadra di governo (giunta) in caso di vittoria.
L'annuncio a breve.
Se fosse così sarebbe un'interessante contributo di chiarezza e trasparenza nei confronti degli elettori, che avrebbero elementi decisionali in più per valutare la bontà della sua proposta politica.
Dubitiamo al momento, ma vorremmo essere piacevolmente smentiti, che altri candidati sindaci possano osare fare lo stesso, specie per chi si trova ad essere a capo di coalizioni più articolate e variegate, dove gli equilibri tra le varie componenti sono più complessi.

4 Antonio Bernardi 
E' il candidato del Movimento 5 Stelle di Capaccio Paestum.
Ventenne studente di giurisprudenza è stato scelto con il voto nell'assemblea degli attivisti del movimento tenutasi pubblicamente nella Sala Erica in Piazza Santini.
110 i votanti, 55 i voti raccolti.
Gli altri 55 sono stati per Ernesto Franco, il quale però ha preferito fare un passo indietro per salvaguardare l'unità del movimento.
Bernardi, con la sua giovane età, incarna pienamente lo spirito di rinnovamento e svecchiamento della proposta politica propria dei Cinque Stelle.
Scelti anche i candidati a consiglieri comunali, tutti anch'essi alla loro prima esperienza elettorale.
La lista è ora all'attenzione dei vertici del movimento per la certificazione.

3 Nicola Ragni
 Pare non ci siano grosse novità sulla sua coalizione.
Al momento oltre i corsi formativi per le giovani reclute non si hanno notizie di eclatanti acquisti in squadra.

2 Francesco Sica.
Ha dato il via al suo tour elettorale per le contrade.
E' in salita.
Riesce a raccogliere consensi non solo di opinione ma anche in termini di contributi elettorali. Pare che con lui si candideranno anche i due consiglieri uscenti del PD: Franco Tarallo e Pasquale Cetta.
Si accredita al momento come il principale contendente al sindaco uscente Italo Voza.

1 Italo Voza
Continua ad essere il più quotato in termini elettorali, meno in quelli di consensi d'opinione.
Il suo punto di forza, ma anche la sua debolezza, sono i risultati della sua amministrazione.
La novità è che vi è fermento nel PD locale, che pare potrebbe sostenerlo con una sua lista.
Paradossalmente un consigliere comunale, che molto si è speso per la riconciliazione delle due anime del PD, quella di governo è quella di opposizione, potrebbe però approdare ad un'altra coalizione.
Se la presenza del PD con una sua lista nella coalizione di Voza si concretizzerà, cambierebbe la sua connotazione di civica, colorandosi politicamente ulteriormente dopo anche l'ingresso dei socialisti di Pinello Castaldi.
A questo punto la proposta elettorale di Italo Voza sarebbe compiutamente di centro-sinistra.
Sarà un problema per la componente di centro-destra della coalizione, soprattutto dopo che nella scorsa campagna elettorale Voza disse di no ai simboli delle liste civiche di Antonio Fasolino ed Edmondo Cirielli perchè troppo caratterizzate politicamente?

Ciò che caratterizza al momento questa apertura di campagna elettorale è l'assenza di contenuti e l'appiattirsi su una corsa allo slogan.
E' anche vero che spesso i programmi sono stati solo la foglia di fico dietro cui si celavano progetti politici di semplice gestione del potere, ma in una comunità matura e democratica, su cosa i cittadini dovrebbero candidarsi o votare?
Dobbiamo ancora continuare ad indulgere nella pratica dell'aggregare sulle persone dei candidati sindaci piuttosto che su progetti? 
L'unico modo di uscirne è quello che si cominci a dibattere e dividersi sull'idea di città futura, sulle cose da farsi affrontandone le problematiche. Altrimenti la campagna elettorale si ridurrà ad una povertà di argomenti o in una mera elencazione da libro dei sogni che tale rimarrà o peggio ai soliti attacchi ad personam o ancora peggio alla macchina del fango.

Intanto faccio miei i quesiti formulati da Mimma Fasolino ai candidati sindaci nel gruppo fb amicidipaestum.it sperando che qualcuno magari trovi risposta nei prossimi giorni:
1) Se il PUC deve o no prevedere nuovi siti su cui costruire o solo soprelevazioni sugli edifici esistenti.

2 )Ci sono idee precise e mirate per combattere la disoccupazione giovanile?

3) Per le società partecipate presenti sul comune c'è l'intenzione di preservarle o scioglierle?

4) Per il piano per gli insediamenti industriali ,chiaramente non funzionante , quali sono le proposte per metterlo a regime, concretizzando un costo accessibile per l'acquisto dei suoli da parte delle PMI?
5) se c'è la volontà di snellire la macchina amministrativa eliminando a priori le figure professionali esterne all'amministrazione....







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