martedì 6 ottobre 2020

PORTA AUREA O PORTA GAUDO?

 



Perché una delle porte dell'antica Paestum è detta Aurea?


È il prof. Mario Mello a spiegarcelo:

"La denominazione di Gaudo della porta nord risale al XVII secolo.

Oggi quella porta viene comunemente detta Aurea, con aggettivo che, per via di un dotto fraintendimento della pronunzia dialettale, Gauro, è stato tratto dal medesimo toponimo".

Il toponimo "Gaudo" è per molti di noi collegato alle tombe preistoriche dell'analoga civiltà e alla via che costeggia tale sito archeologico (e dal quale deriva il nome dato a tale cultura antica).

Ma quale è l'origine di tale toponimo?

Deriva probabilmente dal longobardo "wald", cioè bosco o zona boscosa.

Curiosamente in un documento del 1567 della famiglia Doria d'Angri, cioè quella dei feudatari di Capaccio, la località Gaudo è descritto come "comprensorio di terre laboratorie", cioè intensamente coltivate, mentre dopo soli due secoli la ritroviamo denominata come "paduli di Gaudo", cioè come zona paludosa.

Questo ci indica come un territorio possa cambiare nel corso del tempo e come quindi parlando del passato non bisognerebbe dare mai nulla per scontato o acquisito definitivamente. Interessante diventa così lo studio della storia delle modificazioni di un territorio, cosa che avviene a volte per cause naturali, ma molto più spesso a causa dell'uomo.



Fig. 2: Porta Aurea in "Illustrazione  dei  dintorni  della Città di  Paestum, tav. 1, da Le  Ruins de  Paestum..., 1798."



Figura 1: J. P. Pequignot, Veduta di Pesto presa fuori dalle mura presso la Porta Aurea, 1805, incisione di Luigi Vocaturo.

(1) In M. Mello e Vincenzo Rubini, Ritorno a Capaccio.

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