martedì 8 marzo 2011

UN FIUME DI MILIARDI SPORCHI DIETRO LE VILLETTE DI PAESTUM

Era il 9 gennaio del 1987, quando Ermanno Corsi, nota penna del giornalismo italiano e nostro concittadino onorario, scriveva su la Repubblica: " l' oro che i clan della camorra si contendono ....nella Piana del Sele, nel vasto territorio che circonda gli antichi templi di Paestum, si chiama edilizia residenziale, villaggi per le vacanze, case lungo la costa fino a pochi chilometri dal mare."

Da allora molto tempo è passato. Sicuramente non esiste un clan camorristico attivo sul nostro territorio come quello Marandino di quegli anni, ma ciò non significa affatto che la malavita organizzata non operi più a Paestum. Siamo sicuri che Capaccio non sia più luogo d'elezione di quelli che il già sen. Gaetano Fasolino ha definito "dei capitali che girano per la Campania e che devono comunque trovare una collocazione"?
Scartare la domanda aprioristicamente come ha fatto in questi giorni il vicesindaco Lorenzo Tarallo in un'intervista televisiva equivale a fare come lo struzzo:
mettere la testa sotto la sabbia!
Infatti, non è detto che là dove non esiste un clan organizzato non vi sia comunque l'interesse della malavita quale luogo d'investimento. Anzi proprio perchè
luogo-salvadanaio si farà in modo da non essere visibili, si agirà in modo discreto. Insomma chi si aspetta qualcosa di simile ai territori storicamente presidiati dalla camorra sbaglia. Qui i referenti vestono i panni degli insospettabili e proprio per questo non percepibili come strumenti di loschi affari.
"Affari"che non sono proposti con la pistola alla tempia, ma che si presentano come allettanti occasioni di arricchimento per inconsapevoli cittadini e amministratori pubblici.
Eppure i segnali ci sono. Numerosi sono i latitanti sorpresi dalle forze dell'ordine nella nostra zona. Cosa che indica che qui possono comunque godere di una rete di interessi e connivenze. Numerosi sono, poi, i beni sequestrati ai clan nel nostro territoro comunale (terreni, villette,...) di cui alcuni entrati anche nella disponibilità del Comune di Capaccio (per effetto dell'attuale legislazione anti-mafia). Beni-salvadanaio spesso emersi per le indagini delle procure non salernitane. Sono casi isolati? Non credo, ma comunque sono il segnale che i clan investono anche a Capaccio.

E in cosa opera ed investe la malavita "in giacca e cravatta"?
Gestione dei rifiuti, appalti, usura, edilizia, attività commerciali e turistiche.
Siamo sicuri che in questa vasta gamma di attività nessuna potrebbe trovare la nostra Paestum come luogo ideale d'interesse?

Concordo col Sindaco Marino quando dice che "il nostro territorio è ben presidiato da forze politiche e democratiche" , come anche escludo che consapevolmente si possa essere conniventi con interessi illeciti, ma proprio perchè spesso questi sono mascherati è difficile operare un distinguo ed avere certezze a riguardo.

Con ciò non voglio dire che si siano effettivamente favoriti degli interessi illeciti, ma che potrebbe avvenire senza averne sentore.

Infatti una cosa è dire "che non bisogna abbassare il livello di guardia" un'altra la pratica quotidiana specie quando poi si nega in maniera tassativa anche l'ipotesi "che nel nostro paese vi possano essere interessi della malavita", il che significa esattamente il contrario, ossia operare senza il minimo livello precauzionale.

PER CAPIRNE DI PIU', I LINK:
Ermanno Corsi, UN FIUME DI MILIARDI SPORCHI DIETRO LE VILLETTE DI PAESTUM, la Repubblica, 09 gennaio 1987 — pagina 18 sezione: CRONACA

Tarallo: "Mente contorta dietro le minacce"
, Stile TV, Martedì 08 Marzo 2011 15:22 Redazione

Intimidazioni ai consiglieri comunali di Capaccio, il Ce.S.Di.S interviene, di Glicerio Taurisano

Sicurezza e lettere minatorie, precisazioni del Ce. S. Di. S. Regione Campania, di Glicerio Taurisano


Minacce PUC, interrogazione di Cardiello, Stile TV, Giovedì 03 Marzo 2011 13:20
Redazione

Le reazioni, la Città di Salerno, 03 marzo 2011 — pagina 33 sezione: Nazionale

Le reazioni 2, la Città di Salerno, 03 marzo 2011 — pagina 39 sezione: Nazionale

Landolfi: "C'è nel Cilento più preoccupazione di quel che si vede", di M. A. Coppola • 09 marzo 2011 22:06, il Giornale oline del Cilento

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1 commento:

  1. ti sei scordato l'Helenia Paestum, la multiservizi del comune...se non sbaglio uno dei soci privati era colluso con la camorra.

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