martedì 18 ottobre 2011

Candidati. Ma per chi e cosa?


Con la discesa in campo di Italo Voza e la proposta di candidatura di Franco Sica comincia a delinearsi lo scenario politico per le prossime amministrative.

Chiariamo: nulla è ancora definito è vedremo probabilmente molti colpi di scena!

Abbiamo assistito sino ad oggi ad atteggiamenti poco chiari e spesso ambigui di personaggi e gruppi. Non è una novità che spesso "alcuni" giochino su più tavoli. Come non manca chi ha cercato e cerca di giocare trasversalmente sia per averne il massimo risultato personale sia per paralizzare l'azione politica di alcuni e portare acqua al mulino di altri.

Come al solito le ambiguità non mancano.

Quanti pensano di avere una posizione già consolidata avranno anch'essi molte sorprese.

Il Capaccese in politica...è mobile!

La candidatura di Franco Sica è dunque un passaggio di chiarezza dovuto, costringe finalmente ad uscire allo scoperto quanti continuano a muoversi nella penombra per costruire strane trame politiche.

Il PDL di Capaccio è un partito e come tale ha un suo ruolo istituzionale e politico. Il PDL rivendica con orgoglio la propria azione politica. Questo partito ha prodotto pubblicamente politica nel paese e non tra quattro mura con pochi intimi. Ha nel silenzio di tanti, che oggi si propongono come salvatori del paese, preso posizione anche difficili quando era più conveniente tacere.

Ciò che pensiamo e vogliamo per Capaccio è noto a tutti. Lo abbiamo espresso pubblicamente in consiglio comunale, per le strade, sulla stampa. Di altri nulla sappiamo. Sappiamo solo che si propongono per cambiare il paese...come hanno detto e dicono in tanti..

Intanto sappiamo che come nel 2004 e nel 2007 si propongono ancora “gioiose macchine da guerra”. Macchine che possono vincere la battaglia elettorale ma perdere quella della governabilità.

I Capaccesi sono oggi abbastanza maturi per capire che tali aggregazioni estemporanee (perché unite solo dallo scopo della vittoria), variegate (perché ci trovi davvero di tutto) e raffazzonate (unite realmente da cosa?) non garantiscono la governabilità del paese in un ottica di crescita generale e non di pochi.

La conta ci dice che i candidati ufficiali a Sindaco di Capaccio sono quattro: Marino, Voza, Nese e F. Sica. Sappiamo che tra le quinte, tra gli altri, scalpita anche Francesco Palumbo, l'attuale Sindaco di Giungano, proposto e sostenuto da Antonio Palmieri e del gruppo della BCC di Capaccio. Candidato molto attivo, che ha dato buona prova come amministratore nel paesello natio, ma che non ha compreso ancora che successi nella cittadina dei templi non ne mieterà. In verità, anche tra i suoi presunti supporters, a noi pare, l'uomo che si attende e che si vorrebbe realmente continua ancora a rimanere dietro le quinte. Passerà finalmente il Rubicone?

Molti generali o aspiranti tali e pochi eserciti!

Meglio si farebbe se invece di continuare a coltivare aspirazioni personali, aggiungo più che legittime, ci si decidesse (per chi vuole costruire una coalizione di governo realmente alternativa nei metodi e nei fini e che possa finalmente dare una svolta al paese) a metterle da parte e a confrontarsi con le altre forze sane del paese. Nessuno pone paletti che non siano di metodi e fini.

Continuare ad aggregarsi solo sulla conta dei voti, mettendo insieme di tutto non è possibile. E' un'esperienza già fatta per due volte negli ultimi anni e sappiamo tutti ciò che ha prodotto.

Le brave persone a Capaccio non mancano e non sono esclusiva di alcuno!

L'importante e che non facciano da paravento per altri non sempre integerrimi e disinteressati.

Avere una, due, o sette liste non è importante. Soprattutto quanto appaiono solo contenitori vuoti o da riempire. Ricordo che il compianto prof. Di Lascio si presentò alle scorse amministrative con cinque liste. Non è importante neanche cercare personaggi o gruppi apparentemente con un rilevante peso elettorale quando si deve pagare un “prezzo”.

E' importante invece proporre un'alternativa di uomini, metodi e programmi.

Non mi illudo che il voto clientelare, parentale o di contrada sia oggi scomparso. Avrà sempre il suo peso. Ma so anche che tanti miei concittadini sono stanchi e vogliono realmente cambiare pagina.

E' responsabilità quindi di quanti vogliono essere reale alternativa porre in essere le condizioni perché ciò accada. Costruiamo una reale alternative e non una di facciata.

Le candidature sono anche strumento di aggregazione e dialogo, l'importante è che non si pensi che esse siano definitive ed ultimative.

Il PDL capaccese ha dialogato con tutti, anche con chi era culturalmente e politicamente distante e aggiungo anche quando si sapeva bene che chi invitava aveva già deciso tutto e cercava solo di aggiungere un' altra componente, illudendosi che mettendosi tutti assieme a tavola ci si possa poi sempre accordare su come dividersi le portate. Tanto il conto lo pagano sempre altri!

Il PDL si proprone, quindi come luogo di aggregazione e propulsione di una "vera alternativa" senza preclusioni e senza prevenzioni ma sopratutto attento a non precostituire nulla (abbiamo espresso una proposta di candidatura) se non la condivisione di alcuni principi basilari, di metodi e fini.

Vi aspettiamo!

Vi lascio con un estratto dello Statuto del Circolo del Popolo della Libertà di Capaccio.

Art. 5.4 - Candidati

Ogni candidato della lista o delle liste del pdl concorre per l’elezione a Consigliere Comunale e non per occupare, a priori, un ruolo di assessore, al di là della raccolta o totalità dei suffragi ottenuti durante la tornata elettorale; il Candidato è consapevole ed accetta che la sua elezione non comporterà, preferibilmente il diritto all’ occupazione di un assessorato, ma conviene che questi dovranno essere gestiti dalle capacità e conoscenze personali al fine di creare una squadra di governo eccellente; i candidati non dovranno avere in essere conflitti d'interesse con l'ente per cui si candidano, ovvero, eventuali abusi edilizi, morosità, cause in corso, interessi configgenti, giudizi in essere, o qualsiasi altra posizione giudiziaria, stragiudiziale e amorale; i Candidati, unitamente alla sottoscrizione della candidatura, firmeranno documento attestante l’integrità morale politica e penale, firmeranno altresì l’impegno a svolgere il proprio ruolo, da consiglieri o assessori o sindaco, mantenendo ferma la posizione e gli impegni precedentemente assunti;

Naturalmente tali requisiti saranno richiesti anche a quanti saranno nominati (ad esempio gli assessori). Non vogliamo mica che chi non è potuto entrare dalla porta passi poi per la finestra?

Lo Statuto del Circolo del Popolo della Libertà di Capaccio (link)

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