venerdì 4 novembre 2011

PAESTUM: PROGETTARE IL FUTURO (OVVERO LA FAVOLA INFINITA)

















Pubblico l'interessante discussione al mio precedente post " PAESTUM ED I MERCANTI DEI TEMPLI" .
La troverete su (link):

lcap
Amministratore




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Inserito il - 03/11/2011 : 15:18:39      

'Obbligheresti' i turisti ad una tappa di trasferimento. la maggior parte rinuncerebbe a visitare un museo delocalizzato.

Penso siano ben altre le priorità.

Protagora



_enzodisirio_
Super Forista




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Inserito il - 03/11/2011 : 19:19:47    

Luciano fai bene a pensarla così è proprio quanto vuole chi non vuol cambiar nulla alimentando i soliti luoghi comuni.

Chi gira per località turistiche sa bene che gli itinerari spesso prevedono diverse soste in più punti diversi della località di visita..si visitano anche più luoghi nella stessa città o località.

A Paestum poi sono soprattutto comitive ad incrementare il flusso turistico...

Ma davvero pensi che chi venga a Paestum poi non visiti il Museo anche se delocalizzato?

E' qui l'errore!

Perchè realizzare la struttura lontano dei vincoli della 220 significherà creare un enorme indotto con le più multiforme e fantasiose offerte!

Non solo negozi tradizionali, ma anche a "tema", lo stesso dicasi per la ristorazione...come per attrazioni nelle più diverse forme e contenuti...tutti intorno al Museo o in sua prossimità.

Io penso in grande, tu ti fermi alle piccole difficoltà.

Paestum ha bisogno di gente che pensa in grande..in modo innovativo..diverso...che apra strada non che chiuda porte!

Bisogna liberare energie, non conservare il vecchiume e beneficio di pochi..

Le capacità e le intelligenze ci sono, bisogna dargli solo l'opportunità di potersi mettere in gioco!

Ci vuole un pò di follia...come quella dei nostri nonni che quando scesero in Piana: pensarono alle opportunità e non alle difficoltà!

Un abbraccio,
Enzo



Mario TAMBASCO
Animatore del Forum




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Inserito il - 03/11/2011 : 20:42:37    

Chi dovrebbe finanziare i costi per la costruzione di un nuovo museo ?

Il Governo Italiano ?

Il Comune di Capaccio ?

Le banche ?

Chi pagherà gli stipendi ... ?

C'è in giro un novello ... Della Valle ?

Senza aeroporto, strade a scorrimento veloce, un maggior flusso turistico come potrà arrivare a Paestum se qui si fermano solo i treni regionali ?

Come vedi, caro Enzo, ci sono tante e tante cose propedeudiche da fare e che spero nei prossimi decenni vedranno la luce a condizione che il pubblico danaro sia speso con intelligenza.

Gli sprechi li abbiamo visti e tra questi ricordiamoci dei cinquemilioni di euro per una ( sola ) breve strada , per i roseti che non ci sono più etc. etc.

Non pensi che con tutto il debito pubblico accumulato anche ques'area archeologica potrebbe essere a rischio ?

Modificato da - Mario TAMBASCO in data 03/11/2011 22:49:21

lcap
Amministratore




Regione: Italy


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Inserito il - 03/11/2011 : 23:17:22      

Volendo essere molto pratici, la delocalizzazione difficilmente farebbe incrementare il numero di visitatori.
Da questo punto di vista un investimento molto dubbio.





Protagora

_enzodisirio_
Super Forista




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Inserito il - 03/11/2011 : 23:27:04    



Coloro che guardano avanti aspettandosi grandi cose possono farle accadere. (N. V. Peale)

Bisogna imparare ad aspettare così come si impara a creare. Seminare pazientemente il grano, annaffiare assiduamente la terra che lo ricopre e concedere alle piante i loro tempi. Non si può ingannare una pianta come non si può ingannare la storia, ma si può innaffiarla. Pazientemente, tutti i giorni. (V. Havel)



Carissimo avvocato,

la sua è un'analisa perfetta. Anzi veritiera.
Vorrei, però, ricordarle una storia che forse lei conosce meglio di me.
Riguarda proprio la nostra Capaccio. Erano gli anni '50 quando pochi ariditi pionieri immaginarono di poter dare una risposta a tanti loro concittadini quando non si parlava ancora di crisi del credito perchè di soldi in giro proprio non ce n' erano!
Allora la povertà di mezzi e risorse non era un'eventualità ma certezza.

La fame, lo sfruttamento, l'usura la facevano da padroni.
Tempi davvero duri!

Allora non c'era lo Stato, né un ricco benefattore come Della Valle, ma solo un indomita volontà e la voglia di fare, di osare.

Crearono quella che oggi è una delle Istituzioni locali, l'allora Cassa Rurale ed Artigiana di Capaccio (oggi BCC), contribuendo ciascuno secondo possibilità. Autofinanziandola.
Come ben sa scorrendo la lista dei soci fondatori, non troverà ricchi imprenditori o facoltosi borghesi, ma artigiani, piccoli commercianti e contadini.

Quella allora fu una scommesa vinta, guardandola retrospettivamente.

Certo. Ha ragione parliamo di cose diverse. Come capisco la sua rabbia.

Non posso però pensare che non si possa progettare il futuro.

Oggi esistono pesanti vincoli economici alle cose che si possono fare. Ma peggiori sono i lacci dell'impotenza di chi rinuncia.

Non dobbiamo rinunciare a parlare di cosa sarebbe opportuno per il paese anche se oggi parrebbe impossibile.
In fondo le cose si cominciano a farle immaginandole e poi credendoci.

Non serve rincorrere priorità se non si ha in testa un'idea di città, di sviluppo.

Il Museo? Cominciamo ad individuare un area nell'approvando PUC.
I denari verrano.
Ma davvero crede che in Italia o all'estero non vi siano imprenditori che possano avere interesse ad investire a Paestum se ce ne fossero le condizioni?

Il problema è che i soldi buoni li abbiamo sempre fatti scappare, mentre abbiamo fatto di tutto per attrarne altri di dubbia provenienza.

Forse anche questa è materia di riflessione.

enzo

P.S.: in questo giro sosterrà il dott. De Caro?


_enzodisirio_
Super Forista




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Inserito il - 03/11/2011 : 23:45:32    

Luciano inizialmente sarà come dici, ma sono importanti le ricadute...

A beneficiarne saranno in tanti e non pochi (che di solito vivono quel reddito come rendita), ognuno avrà la possibilità (non la certezza) di poter far impresa.
Ciò svilupperà la concorrenza e l'inventiva.
Senza i vincoli della 220 potrà realizzarsi di tutto.
Immagina..anche un parco a tema.

Quello che voglio dire e che successivamente l'attrazione non sarà più solo il museo...

Ricordi Italia in miniatuta? Fu l'esperimento di un "tipo" (perchè ai suoi esordi fu vista come una stravaganza) vicino Rimini che poi è divenuta attrazione turistica essa stessa.

Voglio dire che avendone la possibilità potrebbe succedere di tutto.

Oggi quei flussi turistici sono beneficio di pochi, senza essere possibilità di impresa anche innovativa.
La zona archeologica nella sua limitatezza spaziale, con i suoi vincoli non permette di fare più di quanto oggi si possa fare.

Bisogna allora delocalizzare e promuovere potenzialità per dare la possibilità a nuove energie di liberarsi.

E non è poco...


lcap
Amministratore




Regione: Italy


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Inserito il - 04/11/2011 : 00:03:15      

Il tema dello sviluppo penso che sia il tema centrale. Va visto, a mio avviso, nella sua globalità, a 360 gradi.
Solo dopo aver maturato una visione complessiva si possono stabilire gli interventi.

Protagora


Mariolino Manna
Animatore del Forum




Regione: Italy


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Inserito il - 04/11/2011 : 07:51:44    

Mai dire Mai !!!! Penso che la maggioranza dei lettori di questo Forum habbia girato x l'Italia ,e non mi sembra peregrina la proposta di Enzo.Nella maggior parte di cittadine storiche/religiose sono stati ideati percorsi appositi al fine di convogliare un tipo di turismo che alla fine porta ricchezza,ed è proprio quest'ultima, che và ridistribuita in termini perlomeno paritari.Alle volte mi chiedo : ma che fine ànno fatto i vecchi parcheggi ,fonte di un notevole guadagno,e che a distanza di anni rimane un problema irrisolto????? Un candidato a sindaco ,DI TUTTO IL NOSTRO TERRITORIO , penso che debba dare delle indicazioni CERTE in modo da non essere additato ,in mancanza,come portatore di interessi.Capaccio/Paestum ha bisogno di CERTEZZE ,.........".LA FAVOLA INFINITA ".. la lascio ai sognatori.M M


a

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