Sono preoccupato.
Carissimo Francesco Palumbo, sono seriamente preoccupato e vorrei esprimerle tutta la mia preoccupazione per quanto sta accadendo in questi giorni.
Lo faccio perché la so attenta a quelle che sono le istanze dei suoi cittadini e perché è sinceramente motivato ad un fare concreto ed efficace.
Ho però l'impressione che, sulla centrale a biometano di Cannito, mentre i medici discutono il malato muoia.
Ho letto sulla stampa che la GEA srl di Battipaglia ha protocollato l'istanza per un “Impianto di
produzione di biometano” il 14 luglio e che il progetto in
questione risulterebbe conforme a tutte le normative di legge in
materia ambientale, con relativo procedimento attivato tramite P.A.S.
(Procedura Abilitativa Semplificata), cosa che consente alla società
di iniziare i lavori, così come richiesto al Comune, entro 30
giorni.
Oggi è 4 Agosto. Tempus fugit!
Sono perplesso per svariati motivi.
Il primo è sul perché il funzionario
competente (quello rimosso) ha riunito su un problematica così
sentita dalla nostra comunità la Commissione Speciale solo il 31
luglio, cioè 17 giorni dopo la presentazione dell'istanza della
ditta.
Motivazione, questa, assai valida, a
mia opinione, per rimuovere il funzionario "lassista".
Le motivazioni, che ho letto sugli
organi di stampa, mi hanno invece assai sorpreso.
Il motivo sarebbe a quanto riportato
dalla stampa, che tre membri della maggioranza (uno dell’esecutivo
e due consiglieri comunali) “avevano chiesto di assistere ai lavori
in quanto portatori dei nuovi indirizzi in materia
dell’Amministrazione Palumbo, che prevedono la realizzazione di
piccoli impianti a biogas per lo smaltimento dei reflui zootecnici
presso aziende private capaccesi, ma non centrali gestite da società
non locali”. (1)
Ora, a me pare doveroso che degli
amministratori in carica portino il saluto dell’amministrazione
comunale ai membri di una commissione che si insedia. Ma mi domando
se sia corretto che partecipino ai lavori della commissione suddetta
alla luce degli scopi esplicitati nell'articolo di Stile Tv.
Mi domando, trattandosi in questo caso
di una commissione speciale, se è possibile,ad esempio, che gli
eletti o membri del governo cittadino possano partecipare ad una
riunione della Commissione Edilizia. Ed aggiungo... e se un eletto
che partecipi alla riunione di tale commissione fosse notoriamente
contrario al rilascio di una concessione edilizia e questa venisse
bocciata dalla commissione, vi sarebbero o meno i margini per un
ricorso da parte del cittadino interessato alla procedura
amministrativa?
Domanda che mi faccio da ignorante curioso.
Leggo, poi, di “provvedimenti di
revoca adottati nei confronti dei componenti della Commissione
speciale e della responsabile del servizio”.
Alla luce di quanto scrive le stampa
non comprendo quale sia il motivo della rimozione della responsabile
del procedimento se questo si riduce alla sola richiesta di
allontanamento dei membri degli organi politici. La attuale
legislazione ha superato il principio gerarchico tra organi politici
e funzionali, per aprire a quello della differenziazione delle
competenze. Gli organi politici danno gli indirizzi attraverso atti
formali di carattere generale e ne controllano l’attuazione, quelli
funzionali li applicano nell'ambito discrezionale che la legge gli
dà, ma sempre nel rispetto della legge stessa a cui sono obbligati.
Motivo più sostanzioso per me, ma
ripeto sono un ignorante curioso che cerca di capire, sarebbe la
desolante lungaggine del procedimento (che pur è al momento nei
termini di legge) che, per la delicata questione, avrebbe richiesto
una solerzia ben diversa proprio alla luce degli orientamenti
politici dell’attuale amministrazione sulla questione degli
impianti a biomassa e per rispetto a quella richiesta unanime della
nostra comunità di avere chiarezza e certezze su tali argomenti dopo
la grande battaglia sulla centrale a biomasse di Sorvella.
Di fatto la Commissione poteva
insediandosi, ripeto per chi non avesse capito, cioè riunitasi per
la prima volta in assoluto, deliberare su una questione così
delicata in quella unica seduta?
A mia opinione assolutamente no!
Trattandosi di una prima seduta, anche
se tematica, non solo i componenti avrebbero preso tempo per
conoscersi, ma anche per approfondire quelli che sono le competenze,
i poteri e l’ambito di discrezionalità loro e della commissione.
Insomma magari avranno letto insieme il “regolamento” della
commissione per capirlo con l’aiuto del funzionario incaricato.
Poi sicuramente avranno cominciato a
leggere “le carte”.
Leggere e non certo deliberare
sull'argomento, trattandosi di una questione tecnicamente assai
delicata e complicata, su cui immagino avrebbero anche richiesto il
supporto degli organi tecnici dell’ente.
Alla luce di ciò, le cose per me si
fanno incomprensibili.
Leggo un virgolettato su un articolo
apparso su Voci di Strada del 1 agosto 2017, probabilmente attribuito
a lei, che dice: “...la commissione, essendo un atto del Consiglio,
sarà invece valutata dal Consiglio Comunale.”
Ma la domanda è: valutata per cosa?
La Commissione ha già preso una
decisione sulla questione della centrale a biometano?
Io francamente penso proprio di no!
Non ne aveva la possibilità materiale.
Avrà saggiamente rinviato la
deliberazione a nuova seduta volendo sicuramente approfondire e
capire meglio la questione.
Ma allora, se le cose stanno così, in
cosa avrebbero mancato la Commissione ed i suoi membri rispetto agli
indirizzi programmatici della nuova amministrazione?
Quindi a che pro convocare un Consiglio
Comunale per “valutare” la Commissione e ed il suo operato, che
al momento pare essere stato solo ricognitivo?
Da cittadino, ingenuamente, mi sarei
aspettato invece che si convocasse un Consiglio Comunale, anche
straordinario e monotematico, per discutere della questione della
Centrale a biometano di Cannito anche per ribadire formalmente gli
orientamenti politici dell’amministrazione comunale sull'argomento
e non per “processare” (non si capisce bene su cosa) i membri
della Commissione, il cui parere, è per di più non vincolante, ma
consultivo.
Si considera la Commissione ed i suoi
membri un retaggio di un passato su cui si vuole voltare pagina? La
“colpa” dei membri della Commissione è di essere stati nominati
il 1 giugno 2017 e non dopo il 25 giugno?
Non credo.
Ma diviene incomprensibile a me
cittadino, spettatore degli eventi, che si dia rilevanza a questi
“dettagli non rilevanti” e non si dia priorità a quanto di
concreto si possa fare perché la centrale a biometano non si faccia.
Oggi è il 4 agosto e sono passati 21
giorni dal 14 giugno, data in cui è stata depositata dalla GEA srl
la richiesta di valutazione del progetto dopodiché, passati 30
giorni di rito, per la legge sul silenzio assenso, salvo sospensione
del termine o rigetto motivato, la società potrà iniziare i lavori.
Sono molto preoccupato.
Con stima ed estrema fiducia,
Enzo Di Sirio
Capaccio Paestum, 4 Agosto 2017.
AGGIORNAMENTO delle ore 19.20 del 04/08/2017
Con piacere riceviamo e pubblichiamo la gradita risposta del signor Sindaco, Francesco Palumbo, nel gruppo fb "amici di paestum.it":
Note:
(1) Il virgolettato è tratto
dall’articolo di Stile Tv “Centrale biometano a Capaccio,
Commissione a porte chiuse: Palumbo rimuove componenti e
caposervizio” del 1 agosto 2017.
Articoli a cui si è fatto riferimento:
a) Stile Tv “Centrale biometano a
Capaccio, Commissione a porte chiuse: Palumbo rimuove componenti e
caposervizio” del 1 agosto 2017.
b) Voce di Strada, Capaccio, biomassa: incontro a porte chiuse, Palumbo rimuove responsabile del 1 agosto
2017.