venerdì 3 dicembre 2010

CAPACCIO- PAESTUM SULL'AZIONE DI GOVERNO DELL'AMMINISTRAZIONE MARINO: OPPOSIZIONE DEMOLITORIA O MAGGIORANZA "INESPLICABILE"?


Intervengo, mio malgrado, per fare delle precisazioni sull'ultimo comunicato stampa dell'amministrazione comunale di Capaccio.

Sbaglia Carmine Caramante, il portavoce della maggioranza, quando afferma che l'opposizione assume per partito preso un ruolo "demolitorio" dell'azione di governo dell'amministrazione Marino . Sa bene che la minoranza era ben disposta sin dall'inizio della consiliatura ad avere un approccio dialogante, nell'ambito del proprio ruolo di proposta e controllo dell'operato dell'esecutivo, solo nell'interesse della nostra comunità. Quindi non di chiusura pregiudiziale.

Chi ha memoria ricorderà allora la facile ironia di "alcuni" che indicavano i consiglieri di opposizione come dei "collaborazionisti". Di esempi in cui si voleva essere comunque propositivi e collaborativi sulle questioni rilevanti (tutti con risultati frustranti) ve ne sono numerosi: uno per tutti è proprio il PUC.

Non molti, invece, ricorderanno che gli indirizzi programmatici partoriti dai cosiddetti "esperti", i tecnici dell'Ufficio di Piano, non erano altro che pochi "fogli striminziti", e che il lavoro che diede corpo e sostanza a questo importante documento di programmazione fu svolto dai consiglieri comunali nella commissione consiliare competente. Debbo dire che i politici furono più bravi dei cosiddetti tecnici. Nella Commissione Speciale per la Formazione del PUC rilevante fu l'apporto dei consiglieri d'opposizione, come ad esempio quello del consigliere G. A. Troncone, cosa che a quest'ultimo fu rinfacciata dallo stesso Vito Scairati, suo Presidente, in un tumultuoso Consiglio Comunale.

Si convenne, però, congiuntamente in sede politica, cioè nei partiti dell'allora Polo, che malgrado la volontà di collaborazione espressa proprio da noi e quella apparente dall'amministrazione Marino per una approvazione ecumenica del PUC, fosse indispensabile apportare delle correzioni, o meglio di proporle, agli indirizzi programmatici.

Eravamo già allora perplessi su alcuni passaggi chiave dell'iter del PUC, che leggevamo come una volontà, al di là dei proclami fatti dalla maggioranza, di blindarlo. Ma ancora di più eravamo sconcertati su alcune scelte di contenuto fatte da quella e rese poi nel documento da loro presentato per l'approvazione in Consiglio comunale. Si ritenne, cioè, che anche se vi era stato un rapporto collaborativo in sede di commissione sulla formazione degli indirizzi programmatici, alcune scelte imposte dalla maggioranza fossero sbagliate. Da qui la volontà di presentare un nostro "documento politico" sugli indirizzi, che provocò, una vera e propria bagarre in Consiglio comunale, con "assalti alla baionetta" dei consiglieri di maggioranza nei confronti di quelli di minoranza. Alla fine però la maggioranza accettò e fece proprio tale documento, che noi chiarimmo bene essere non solo propositivo, ma anzi correttivo di quello della maggioranza e quindi derogante su alcuni punti fondamentali. Così fu accettato dalla maggioranza e così fu votato dall'opposizione.

In realtà dalla successiva lettura della delibera si evinse che la parte che dovevano essere derogata in virtù dell'accetazione nostro documento come parte integrante degli indirizzi (che ad esempio poneva la non edificazioni di nuove realtà insediative che potevano assurgere a ruolo di veri e propri nuovi rioni, per il costo che l'amministrazione avrebbe dovuto sostenere per dotarle di servizi, quando quelli esistenti ne sono ancora carenti), era rimasta tale e quale. Eclatante l'esempio di Cannito e altri micro-rioni.

Una "furbata" apparentemente fatta passare proprio, e mi dispiace dirlo, dal Presidente del Consiglio, che si era fatto garante dell'amalgama dei due documenti (e che poi sarà il più critico proprio su talune scelte) e dalla "dabbenaggine" dei nostri consiglieri che in fase di approvazione della delibera in quel consiglio e di ratifica in quello successivo "nulla notarono" e nulla fecero. Allora avevano la possibilità porre la questione.

Di quei fatti ricordo soprattutto le numerosi chiamate al generale Troncone proprio per sollecitare la comunicazione in sede di partito della delibera approvata prima della sua ratifica, che avvenne, mi pare, a fine estate (dopo un paio di mesi). Richieste, inesplicabilmente, cadute nel vuoto....



I consiglieri comunali d'opposizione votarono sì gli indirizzi programatici, ma su basi che poi si sono dimastrate errate, come anche la relazione programmatica, ma a differenza di quelli di maggioranza votarono contro.

per meglio comprendere:

stile tv Giovedì 02 Dicembre 2010 13:05 Comunicato Stampa

stile tv Giovedì 02 Dicembre 2010 10:32 Comunicato Stampa
Scontro sul piano per Paestum la Città di Salerno — 09 novembre 2010 pagina 27

Partecipa anche la Soprintendenza la Città di Salerno — 30 ottobre 2010 pagina 33

Modifica del piano per Torre di Mare. Negozi in villa comunale la Città di Salerno — 30 novembre 2010 pagina 27

Veleni del Pdl su Marino la Città di Salerno — 07 ottobre 2010 pagina 29

Wikio

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