di Glicerio Taurisano
Caro
Enzo,
innanzitutto devo ringraziarti per il Tuo evidenziare lo status
di insicurezza che ancor oggi occupa il primo piano nelle esigenze del
Cittadino. Non ti ringrazio invece per aver rotto il mio silenzio,
ancora una volta ci sei riuscito.
Uno
status il quale non interessa esclusivamente Capaccio-Paestum ma un po’
tutto il territorio nazionale, fatto salvo per quei Comuni i quali
hanno ben inteso da subito, anche grazie a qualche istituzione (cito
ad esempio il Forum Italiano per la Sicurezza Urbana, oppure diverse
Università e Centri Studi che all’occorrenza hanno sempre dato supporti
strategici) l’importanza del pianificare la sicurezza e soprattutto cosa Essa rappresenta e vuol essere.
Di sicurezza se ne parla, se ne cercano i progetti (ma non si realizzano) se ne studiano le posizioni nelle scalette dei programmi elettorali (di solito sempre al primo posto) ma cosa più importante è che non si fa cultura e non si produce “Securitas status”.
La Sicurezza Urbana non si discosta dalla Sicurezza Nazionale ed Essa non va ridimensionata, (vedesi il documento del FISU del maggio 2012, “ Riteniamo
perciò miope e non condivisibile un impostazione che riduca il tema
della Sicurezza Urbana a quello delle ordinanze che sanzionano gli
effetti ultimi dei problemi anziché governare i contesti critici che li
causano”…. qui il link: http://www.fisu.it/in-primo-piano-1/documento-cancellieri .
Relativamente
alle Amministrazioni Comunali, per lo più è vero, prediligono le
“ingannevoli pubblicità” alle “sincere soluzioni”, il perché? ebbene la
sicurezza è stata da sempre materia propagandistica sia nelle campagne
elettorali sia durante gli esecutivi; ha rappresentato da sempre quella
forma “necessaria” per ottenere consensi elettorali, sia per quanto
riguarda i “famosi” programmi elettorali, sia per quanto riguarda le
costituzioni di Commissioni o Comitati i quali non si dedicano allo
studio del territorio, ai progetti, alle risoluzioni ma si limitano ad
essere tali solo per apparenza. Inoltre (e potremmo citare decine e decine di esempi)
alcune Amministrazioni, Comunali, Provinciali e Regionali, seppur a
volte dedicano un po’ del loro tempo alla sicurezza attraverso convegni o
incontri, lo fanno e lo hanno fatto solo a scopo pubblicitario; non si
ha memoria, almeno per quei convegni ai quali faccio riferimento, che un
tecnico oppure un operatore della sicurezza sia stato presente a tali
appuntamenti, se non solo il sindaco o il presidente di turno,
l’assessore o il consigliere delegato, e così via.
Ciò
produce una sintesi di equazioni ben chiara del perché non si
interpellano gli addetti ai lavori, già, potresti togliere loro spazio
oppure potresti differire (e ciò è palese, considerata la mancanza di cultura della sicurezza) con le loro assurde congetture.
Bene
hai fatto nel precisare che quando si parla di sicurezza urbana questa
ingloba tutto ciò che può produrre “rischio”: dalla criminalità (la
quale è “tale” sia che si commetta un reato minore sia che si delinque
continuamente, per cui per me o per chi si dedica allo studio della
criminalità non vi è distinguo tra criminalità e microcriminalità)
alla gestione territoriale dei segmenti urbani, dalla prevenzione alla
diffusione della cultura; dallo stato del territorio alle minacce
ambientali, etc, etc, quindi è una materia nella quale sussistono
diverse componenti che vanno dettagliatamente studiate per poi
affrontare un Piano di Sicurezza Integrata.
Per
intendere la sicurezza urbana cosa realmente E’ basti pensare
all’alfabeto: tutti i termini che ci vengono in mente partendo dalla
lettera A e fino alla Z inerente ai rischi, ebbene ciò rappresenta il
contenitore della sicurezza. Non basta pensare alla repressione (quindi esercito, ronde, etc)
non basta proclamare annunci tipo: “la sicurezza non è un problema
sociale” (sic!) oppure creiamo un comitato così stiamo a posto.
Oggi
mi diviene difficile pensare che qui ci sia sicurezza o che se ne
produca almeno in piccole quantità, mi sgomenta vedere appartamenti al
3° piano alle cui finestre e balconi insistono inferriate, poiché
visitate da ladri, tra l’altro con i proprietari in casa; mi turba
vedere con quale disinvoltura e senza preoccupazione vandali e balordi
tentano di incendiare automobili, anche in spazi privati, e spesso ci
sono riusciti, oppure entrare nelle scuole o in altri siti per
devastare; mi spaventa sapere di aggressioni a scopi di rapina o di
furto; mi allarmano le presenze inquietanti sul territorio come pure i
capitali di indubbia provenienza (come tu citi) oppure la tanta droga
che si fa spazio nel territorio trovando sempre più consensi.
Ultimamente
caro Enzo, sono stato richiamato da alcuni articoli apparsi sui
giornali quotidiani o di trasmissioni televisive locali in dove si è
scritto e detto di tutto e di più, ho letto ed ascoltato cose (senza offesa a nessuno)
che mi hanno lasciato davvero perplesso: “evidentemente sin’ora non ho
compreso nulla sulla sicurezza”; ma poi mi hanno fatto cullare nella
speranza che trovandomi tanti esperti qui a Capaccio avrei dovuto, come
cittadino ma anche come studioso della materia, sentirmi al sicuro
(doppio sic!)
Quando
dici che la progettazione della sicurezza è come la progettazione del
PUC, ebbene penso di andare un tantino oltre supportando questa Tua
affermazione aggiungendo che un buon piano urbanistico comunale “deve”
inglobare al suo interno (quindi durante lo studio, la progettazione e la sua esecuzione) il piano di sicurezza urbana; a tal riguardo rimando la lettura a “ I Sistemi di Homeland Security”, 2009, Napoli Ed. Cuzzolin Editori,
nel cui testo, il sottoscritto, insieme all’ordine degli Ingegneri ITC e
ad alcuni tra Generali e Colonnelli dell’Arma dei Carabinieri (quindi operatori della sicurezza)
hanno ben esposto di cosa sia la sicurezza, del come progettarla e del
come gestirla, oppure rimando alla lettura di “Prospettive e Strategie
di Homeland Security” Edito da Crimelist, http://www.crimelist.it/index.php?option=com_content&task=view&id=762&Itemid=373
Per
pianificare, progettare e gestire la Sicurezza occorre essere
maniacalmente predisposti alla “prevenzione” se non si ha questa
prerogativa e questa cultura, nessun progetto di sicurezza potrò mai
essere efficace ed efficiente per averne poi la percezione e soprattutto
la certezza dell’assenza del rischio; a ciò poi, e chiaro che, va
affiancato l’incremento di uomini delle Forze dell’Ordine.
Inoltre occorre un gestore con poteri decisionali (anche se subordinato alla massima carica Amministrativa, in virtù del D. Lgs art. 54 n. 267/2000, capo 3 e 4 - Rif. Funzioni del Sindaco quale Ufficiale del Governo) che abbia peculiarità di conoscenze varie sulle materie di sicurezza e con un team di tecnici a supporto delle attività.
Per
quanto riguarda le forze di Polizia Locale, mi pare ovvio che,
innanzitutto occorre una riorganizzazione di tale “Ufficio Comunale di
Polizia”, e inoltre un incremento di risorse almeno il pari numero di
Agenti occorrenti al territorio di Capaccio-Paestum, con presidi
periferici e mezzi idonei al contrasto della delinquenza e alla
prevenzione di rischi legati alla sicurezza urbana.
Vado
a concludere con una nota al quanto deplorevole verso chi fa
informazione, i quali dovrebbero interessarsi ancor più al problema,
anzi devo dire attualmente alla condizione, dell’insicurezza qui a
Capaccio-Paestum e non magari dedicando attenzione a chi probabilmente
ha una vision del tutto fuori pista per la sicurezza, piuttosto che
ascoltare i Cittadini e dei tanti episodi accaduti (anche negli ultimi mesi)
dei quali non c’è stato un solo riscontro giornalistico o una minima
attenzione da parte degli stessi, onde evitare malumori Amministrativi o
di qualche “Ufficio Comunale”.
Si
caro Enzo, priorità Sicurezza, ma ciò lo era dapprima, lo è adesso e
probabilmente se non ci si rimbocca le maniche lo sarà per il futuro,
anche se oggi, almeno qui a Capaccio-Paestum, occorre, senza alcun
dubbio, dare priorità a qualcosa di ancor più importante e certamente
inglobata nella sicurezza, la Legalità, la cui assenza, fortunatamente
per pochi, non ti esime dall’atroce pensiero che questa nostra città
ancora una volta è stata pressoché violentata ed usurpata.
Chi è Glicerio Taurisano
Sull'argomento vedi anche:
Convegno di Studi "L'intelligence e la sicurezza" - corrieredelmezzogiorno.corriere.it
Il delegato alla Sicurezza Sociale, Aldo Lisetti, al convegno nazionale su Intelligenze e Sicurezza - Provincia di Latina
Un convegno sull’Intelligence - silendo.org, Studi Strategici ed Intelligence… for dummies