martedì 14 dicembre 2010

I PROFESSIONISTI DI CAPACCIO DENUNCIANO ALLE AUTORITA' SOVRAORDINATE L'AZIONE AMMINISTRATIVA DELLA GIUNTA MARINO DAL PIANO CASA AL PUC

Ancora un altro durissimo intervento, puntigliosamente motivato, dei "tecnici" della Li.P.A. (Liberi Professionisti Associati di Capaccio, del Cilento e della Piana del Sele).

Pubblico di seguito l'articolo apparso su STILE TV ed il link dove è visibile integralmente il documento inviato dalla Li.P.A. a varie autorità (Procura della Repubblica, Presidenza giunta regionale, Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavoro, servizi e forniture, ecc.).

CAPACCIO. I tecnici LI.P.A. si schierano contro il Piano Urbanistico Comunale di Capaccio Paestum. L'associazione dei Liberi Professionisti Associati di Capaccio, del Cilento e della Piana del Sele contestano le procedure adottate dall’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Pasquale Marino, in merito alla realizzazione di alcuni progetti di finanza, che prevedono anche la costruzione di nuovi plessi residenziali. Le contestazioni mosse sono contenute in un documento di denuncia che è stato inviato, oltre all’Amministrazione, anche all’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi, e forniture, alla Procura di Salerno ed alla Soprintendenza. “Revocate gli atti amministrativi relativi ad alcuni interventi edilizi previsti dal Puc e l’incarico per la redazione dello strumento urbanistico al professore Francesco Forte – si legge nella nota – L’associazione chiede pubblicamente all’Amministrazione di inserire nei programmi triennali solo le opere per le quali sussistano le condizioni di fattibilità economica da valutare sia con la procedura di finanza di progetto che con altri processi attuativi. Agli enti e soggetti istituzionali sovra comunali, per eventuali questioni di illegittimità degli atti amministrativi sino ad oggi prodotti, la Lipa chiede di intervenire, ciascuno per le proprie competenze, al fine di scongiurare ogni azione atta alla realizzazione degli interventi edilizi programmati. Gli interventi programmati con il Piano Casa e il progetto di finanza, non sono pensati nell’interesse generale dei cittadini e molti sono i dubbi sulla legittimità degli atti amministrativi. La proposta presentata dall’Amministrazione riguarda l’attuazione della realizzazione del parcheggio a Capaccio Capoluogo e della biblioteca comunale a Capaccio Scalo. Nel primo caso, unitamente all’opera pubblica, viene contemplata la possibilità di realizzare 48 villette, nel secondo caso 4 palazzine per circa 48 alloggi, quale ristoro per il privato. La normativa non contempla la possibilità di mettere a bando la cessione di diritti edificatori sulla base di un’azione di tipo negoziale. Se fosse confermato, significherebbe che chiunque potrebbe farsi promotore di un consistente intervento edificatorio a fronte di una qualsiasi opera pubblica”.

Inoltre, i tecnici Lipa puntano l‘indice contro il procedimento amministrativo che riguarda il Piano Casa sul quale i tecnici chiedono agli enti e soggetti sovracomunali che “siano accertate eventuali irregolarità nei percorsi amministrativi seguiti e la possibile illegittimità degli atti amministrativi sino ad oggi prodotti dall’Amministrazione”.

Il corposo documento-denuncia della LIPA puoi leggerlo integralmente QUI.

Per saperne di più leggi anche:

A Capaccio indetto un concorso di idee la Città di Salerno — 08 ottobre 2010

«Quel bando va sospeso» la Città di Salerno — 16 ottobre 2010

Scontro sul piano per Paestum la Città di Salerno — 09 novembre 2010

A Capaccio scontro sul Puc la Città di Salerno — 28 novembre 2010

Modifica del piano per Torre di Mare. Negozi in villa comunale la Città di Salerno — 30 novembre 2010

«Puc entro natale, opposizione invidiosa» la Città di Salerno — 12 dicembre 2010

Puoi ingrandire l'immagine cliccandoci sopra.


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sabato 11 dicembre 2010

Fiat lux....natale cimiteriale a Capaccio ...

Capaccio (SA) - Siamo a Paestum, antica cittadina della Magna Graecia. Qui il Natale non è foriero di pace e amore. L'amministrazione comunale, infatti, in un periodo di crisi, anche di bilancio, ha pensato bene, diversamente dagli anni passati, di concentrare i pochi eventi natalizi (pochi davvero!) nei luoghi simbolo del paese, ma soprattutto nella city di Capaccio Scalo, il centro più urbanizzato del comune, sulla farsa riga delle "Luci d'artista" (la spettacolare esposizione d'opere d'arte luminose nelle piazze e lungo le vie di Salerno e di Torino) ha immaginato degli improbabili "Percorsi di luce".
La cosa ha suscitato il putiferio nelle contrade escluse, specie in quelle meridionali, che già da tempo denunciano di essere "il sud del sud". La popolazione ed i commercianti hanno così inventato dei percorsi di luce alternativi per le vie dei loro borghi, illuminazioni.... cimiteriali!!!

Hanno infatti, in segno di protesta, illuminato le vie e addobbato i loro negozi con i non proprio ben augurali lumini cimiteriali.
Una domanda però me la pongo. Ma perché deve essere solo la pubblica amministrazione a curare l'illuminazione per questi eventi?
E i commercianti?
E gli altri?
Cosa giusta sarebbe stata partire per tempo coinvolgendo le associazioni degli imprenditori turistici e dei commercianti, oltre che quelle di borgata, per organizzare, progettare, ma soprattutto finanziare assieme un progetto condiviso che non fosse una "trovata" estemporanea sulla scia di altre iniziative simili.
Forse avremmo avuto un risultato migliore e più condiviso, ma soprattutto originale.
Intanto sono da registrarsi le presisazioni dell'amministrazione comunale, attraverso il suo portavoce Carmine Caramante e la più piccata risposta del Masaniello-ideatore della singolare protesta, l'ex consigliere comunale, Maurizio Paolillo, che aggiungo di seguito:
Quando mai quotidianamente i residenti di altre contrade “socializzano” a Capaccio Scalo e quando mai sono stati “desiderosi di vederla addobbata a festa”? Anzi!
In passato invece,anche con Marino Sindaco,quando il Comune decideva per degli addobbi,lo ha sempre fatto per tutte le contrade ......
.....
Foto di Maurizio Paolillo.

da leggere anche : Contrade senza luminarie, protesta dei residenti da stile TV

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venerdì 3 dicembre 2010

CAPACCIO- PAESTUM SULL'AZIONE DI GOVERNO DELL'AMMINISTRAZIONE MARINO: OPPOSIZIONE DEMOLITORIA O MAGGIORANZA "INESPLICABILE"?


Intervengo, mio malgrado, per fare delle precisazioni sull'ultimo comunicato stampa dell'amministrazione comunale di Capaccio.

Sbaglia Carmine Caramante, il portavoce della maggioranza, quando afferma che l'opposizione assume per partito preso un ruolo "demolitorio" dell'azione di governo dell'amministrazione Marino . Sa bene che la minoranza era ben disposta sin dall'inizio della consiliatura ad avere un approccio dialogante, nell'ambito del proprio ruolo di proposta e controllo dell'operato dell'esecutivo, solo nell'interesse della nostra comunità. Quindi non di chiusura pregiudiziale.

Chi ha memoria ricorderà allora la facile ironia di "alcuni" che indicavano i consiglieri di opposizione come dei "collaborazionisti". Di esempi in cui si voleva essere comunque propositivi e collaborativi sulle questioni rilevanti (tutti con risultati frustranti) ve ne sono numerosi: uno per tutti è proprio il PUC.

Non molti, invece, ricorderanno che gli indirizzi programmatici partoriti dai cosiddetti "esperti", i tecnici dell'Ufficio di Piano, non erano altro che pochi "fogli striminziti", e che il lavoro che diede corpo e sostanza a questo importante documento di programmazione fu svolto dai consiglieri comunali nella commissione consiliare competente. Debbo dire che i politici furono più bravi dei cosiddetti tecnici. Nella Commissione Speciale per la Formazione del PUC rilevante fu l'apporto dei consiglieri d'opposizione, come ad esempio quello del consigliere G. A. Troncone, cosa che a quest'ultimo fu rinfacciata dallo stesso Vito Scairati, suo Presidente, in un tumultuoso Consiglio Comunale.

Si convenne, però, congiuntamente in sede politica, cioè nei partiti dell'allora Polo, che malgrado la volontà di collaborazione espressa proprio da noi e quella apparente dall'amministrazione Marino per una approvazione ecumenica del PUC, fosse indispensabile apportare delle correzioni, o meglio di proporle, agli indirizzi programmatici.

Eravamo già allora perplessi su alcuni passaggi chiave dell'iter del PUC, che leggevamo come una volontà, al di là dei proclami fatti dalla maggioranza, di blindarlo. Ma ancora di più eravamo sconcertati su alcune scelte di contenuto fatte da quella e rese poi nel documento da loro presentato per l'approvazione in Consiglio comunale. Si ritenne, cioè, che anche se vi era stato un rapporto collaborativo in sede di commissione sulla formazione degli indirizzi programmatici, alcune scelte imposte dalla maggioranza fossero sbagliate. Da qui la volontà di presentare un nostro "documento politico" sugli indirizzi, che provocò, una vera e propria bagarre in Consiglio comunale, con "assalti alla baionetta" dei consiglieri di maggioranza nei confronti di quelli di minoranza. Alla fine però la maggioranza accettò e fece proprio tale documento, che noi chiarimmo bene essere non solo propositivo, ma anzi correttivo di quello della maggioranza e quindi derogante su alcuni punti fondamentali. Così fu accettato dalla maggioranza e così fu votato dall'opposizione.

In realtà dalla successiva lettura della delibera si evinse che la parte che dovevano essere derogata in virtù dell'accetazione nostro documento come parte integrante degli indirizzi (che ad esempio poneva la non edificazioni di nuove realtà insediative che potevano assurgere a ruolo di veri e propri nuovi rioni, per il costo che l'amministrazione avrebbe dovuto sostenere per dotarle di servizi, quando quelli esistenti ne sono ancora carenti), era rimasta tale e quale. Eclatante l'esempio di Cannito e altri micro-rioni.

Una "furbata" apparentemente fatta passare proprio, e mi dispiace dirlo, dal Presidente del Consiglio, che si era fatto garante dell'amalgama dei due documenti (e che poi sarà il più critico proprio su talune scelte) e dalla "dabbenaggine" dei nostri consiglieri che in fase di approvazione della delibera in quel consiglio e di ratifica in quello successivo "nulla notarono" e nulla fecero. Allora avevano la possibilità porre la questione.

Di quei fatti ricordo soprattutto le numerosi chiamate al generale Troncone proprio per sollecitare la comunicazione in sede di partito della delibera approvata prima della sua ratifica, che avvenne, mi pare, a fine estate (dopo un paio di mesi). Richieste, inesplicabilmente, cadute nel vuoto....



I consiglieri comunali d'opposizione votarono sì gli indirizzi programatici, ma su basi che poi si sono dimastrate errate, come anche la relazione programmatica, ma a differenza di quelli di maggioranza votarono contro.

per meglio comprendere:

stile tv Giovedì 02 Dicembre 2010 13:05 Comunicato Stampa

stile tv Giovedì 02 Dicembre 2010 10:32 Comunicato Stampa
Scontro sul piano per Paestum la Città di Salerno — 09 novembre 2010 pagina 27

Partecipa anche la Soprintendenza la Città di Salerno — 30 ottobre 2010 pagina 33

Modifica del piano per Torre di Mare. Negozi in villa comunale la Città di Salerno — 30 novembre 2010 pagina 27

Veleni del Pdl su Marino la Città di Salerno — 07 ottobre 2010 pagina 29

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