lunedì 26 novembre 2012

Il csx è maggioritario a Capaccio! Le primarie del csx modificano la geografia politica-istituzionale.

Foto di Jan Saudek
Questa la nuova geografia politico-istituzionale nel nostro Comune dopo le primarie del csx.
Chiarisco, sin da ora, che in caso di un mio errore di valutazione o di notizie infondate sono pronto a modificare il presente post.



Sindaco:
  • Italo Voza, PD
Staff del Sindaco:
  • Rosario Catarozzi, PD? (ha partecipato alle primarie di csx);
  • Paolo Paolino, cdx? (nella vecchia amm. comunale si definiva tale);
Giunta Comunale: 
  • Ragni Nicola, PD? (ha partecipato alle primarie di csx);
  • Barretta Rossana, PD? (ha partecipato alle primarie di csx);
  • Di Lucia Vincenzo, PD? (ha partecipato alle primarie di csx);
  • Palumbo Maria Rosaria, tecnico;
  • Voza Eustachio, cdx;

Consiglio comunale:

  • Ciuccio Roberto, cdx (attuale dirigente provinciale del PDL);
  • Mazza Pasquale, PD? (ha partecipato alle primarie di csx, in precedenza si definiva in area cdx);
  • Paolillo Maurizi, cdx;
  • Sabatella Luca, PD? (ha partecipato alle primarie di csx, in precedenza in area cdx);
  • Farro Luciano, cdx
  • Pagano Carmelo, PD;
  • Marandino Leopoldo, ?;
  • Cetta Pasquale, csx;
  • Longo Francesco, PD; 
  • Montefusco Marilena, PD;
  • Sica Fracesco, cdx (commissario del locale circolo del PDL);
  • Nese Domenico,cdx?;
  • Voza Roberto, cdx? (è stato consigliere comunale di F.I.);
  • Tommasini Arenella Giuseppe, PD (ha partecipato alle primarie del csx);
  • De Caro Gennaro, sx;
  • Tarallo Franco, PD ;
Con le primarie del csx a Capaccio si è avuta un'ulteriore chiarificazione delle collocazioni politiche dei singoli consiglieri comunali e cosa non da poco il cambio degli attuali equilibri politici.
Da oggi non si potrà più dire che Capaccio ha un'amministrazione civica, con un sindaco e pochi consiglieri di sinistra. Di fatto gli equilibri sono cambiati. Cosa che tutti avevamo già da tempo intuito. E non è detto che l'emorragia dal cdx a favore dell'opposta area politica si fermi qui. 
L'area di sx è maggioritaria in giunta come anche in Consiglio Comunale (comprendendo anche i due consiglieri esterni alla maggioranza: Gennaro De Caro e Franco Tarallo).

Mi viene in mente un'antica canzone. 
Ma nessuno dice no?




Aggiungo il link dell'articolo apparso su Stile Tv successivamente al mio post:
Primarie Pd: Capaccio sceglie Renzi e boccia la 'vecchia' classe dirigente salernitana del partito

lunedì 19 novembre 2012

LA PAESTUM DI GIUSEPPE UNGARETTI

di Giuseppe Liuccio
 
Salvatore Quasimodo e Giuseppe Liuccio ad Amalfi
"La rosa di Pesto" registra l'incanto stupefatto di un testimone di eccezione, Giuseppe UNGARETTI, poeta-narratore, che, nel maggio del 1932, partì da Napoli per Paestum ed oltre, alla scoperta del Sud.
Il "viaggio" è un crescendo di sensazioni, di preparazione-attesa all'epifania finale. "il fumo bianchiccio" del treno", "i giardini di aranci e mandarini" di Pontecagnano, il massiccio degli Alburni su cui si si arrotola "un nuvolame berniniano sul quale un pittore di fantasia potrebbe mettere a sedere il Giudice, finalmente sulla strada di Giosafat",  " il colore di zolfo che dà la luce all'erba nelle campagne di Battipaglia"," gli speroni del Sottano e del Soprano -quei due monti uniti come un baco che s'alzi sulla sua foglia-" e che figurano una farfalla ubriaca di luce, " il grano che invade una piana da secoli desolata", "la miseria di tanerischi colla tenerezza del verde alle calcagne".
E, all'improvviso, il miracolo del tempio di Poseidone con "il timpano e le colonne doriche che ci mostrano un travertino cime un vetro infiammato" e "nel cuore della pietra brucia la luce che non consuma, e traspare la sua indifferenza sacra". E, ancora, gli altri due templi più tenui di colore, "d'un lavoro più grazioso, meno religioso"
A distanza di settant'anni quelle "colonne vuotate dai lunghi anni con i labirinti della carie" incantano  e commuovono sempre, soprattutto se la vampa del tramonto, a conflagrazione del cielo e del mare, ne accende le iridescenze dell'ocra.
Io non so quanti siano stati quest'anno i visitatori della Borsa Archeologica del Turismo. Certamente numerosi, come sempre.Spero che molti di loro si siano incantati allo spettacolo dei Templi dorici nella gloria della luce anche in questo weekend di metà novembre.
Dubito, però, che vi siano stati spinti dalla lettura della bella pagina di prosa poetica di un Grande della letteratura italiana ed europea.Non credo proprio che presso le postazioni dell'infopoint dell'accoglienza gli organizzatori abbiano fatto trovare agli ospiti questa chicca della pagina letteraria de  "La rosa di Pesto". E men che meno ci avrà pensato l'assessorato al Turismo  ed alla Cultura del Comune. Sarebbe per me una gran bella sorpresa essere smentito

Antologia di Ottone Rosai, Giuseppe Liuccio, Lelio Schiavone, Mario Parrilli, Alfonso Gatto. 7 dicembre 1972

Mi piacerebbe, però, che per il futuro questa attenzione si verificasse in occasione di eventi di respiro internazionale. Le pubblicazioni di prestigio, da cui estrapolare pagine di grande spessore letterario in grado di scatenare emozioni non mancano.
Ne suggerisco qualcuna al volo: La rosa di Pestoi di Ungaretti, appunto, Le Poesie e le Prose( Il miele di Paestum, i meloni gialli, ecc) di Alfonso Gatto, Le passeggiate  di Amedeo Maiuri e così via.
L'importante è che maturi negli amministratori e nella più vasta società civile la consapevolezza che la cultura, anche e, forse, soprattutto quella letteraria, non è un optional, di cui si può fare a meno, ma un grande valore aggiunto per la promozione del turismo di qualità.

g.liuccio@alice.it

lunedì 12 novembre 2012

QUI LA CAMORRA FA AFFARI CON GLI ENTI



<<QUI LA CAMORRA FA AFFARI CON GLI ENTI>>.
L'accusa del Capo della Procura di Salerno, Franco Roberti. La mafia non è solo quella che spara e fa morti, ma anche quella che <<si infiltra e lucra con le istituzioni pubbliche e private>>.
Gli effetti della collusione mafia-istituzioni-impresa finiscono così per riversarsi anche sull'economia del territorio." (Corriere del Mezzogiorno)

Bella scoperta!

Lo diceva già Ermanno Corsi nel lontano 1987, riferendosi a fatti che erano già storia, quando scriveva: " l' oro che i clan della camorra si contendono ....nella Piana del Sele, nel vasto territorio che circonda gli antichi templi di Paestum, si chiama edilizia residenziale, villaggi per le vacanze, case lungo la costa fino a pochi chilometri dal mare."
Ed io aggiungo non solo...
Mi domando se nella nostra Capaccio-Paestum le lavanderie non siano solo quelle che lavano capi di biancheria.

Leggi anche:
UN FIUME DI MILIARDI SPORCHI DIETRO LE VILLETTE DI PAESTUM, ilabirintidellospirito 
Ermanno Corsi, UN FIUME DI MILIARDI SPORCHI DIETRO LE VILLETTE DI PAESTUM, la Repubblica, 09 gennaio 1987 — pagina 18 sezione: CRONACA
Salerno, il procuratore Franco Roberti: la camorra qui spara meno e fa più affari, Corriere del  Mezzogiorno.it
Roberti: inutile nasconderlo, Salerno non è un'isola felice, Corriere del  Mezzogiorno.it







sabato 10 novembre 2012

Quando la medicina era davvero amara. Ovvero quando il medico era filosofo, praticone, stregone e sicuramente ciarlatano.


Dal Libro di Memorie della famiglia Materazzi di Serramezzana (Cilento, anno 1799) 
"Nell'ottobre del 1799" il barone Materazzi, "colpito << da una ben lunga, e penosa febre terzana>> si sottopose alla cura << di rinomatissimi medici com'è generalmente di costume>> , ma i loro specifici, gli accrescevano anziché diminuire il male (<<influivano più tosto all'imperversamento della malattia, che alla guarigione>>). Gli fu consigliato di cambiar aria e se ne andò nel convento dei cappuccini di Perdifumo, dove conobbe un monaco di 88 anni, padre Pasquale della Salella, << il quale all'età accompagnava una probata esperienza avendo viaggiato buona parte dell'Europa, e dell'Africa>>. Discorrendo dei medici questo monaco gli consigliò di avvalersene quanto meno poteva e di tener presente la seguente parafrasi:
M.E.D.I.C.O.

Minuitur
Etas
Dilungatur
Infirmitas
Carnifex
Occultus.


<<Tanto mi piacque - conclude il Materazzi - e la ritrovo vera,  che per non dimenticarmela l'ho voluta qui trascrivere>>".

Da pag. 52 de "La borghesia di provincia nell'età borbonica" di Francesco Volpe, E.S.I., 1991. 


 

venerdì 2 novembre 2012

CONTORCIMENTI POLITICI CAPACCESI IN VISTA DELLE PROSSIME ELEZIONI POLITICHE.

(PUBLISHED by catsmob.com PUBLISHED by catsmob.com)


Oggi su Dentro la Notizia la ricostruzione  psico-drammattica delle prossime scelte per le politiche. 
La scrivente, tal Maria Esposito, titola: "Elezioni Politiche: il sindaco Voza non si candiderà, ha detto no a Renzi". Attenzione parrebbe che abbia detto no ad un'eventuale candidatura.

 In area old boys la giornalista propone una candidatura di Michele Marino in SEL. Avete capito bene, proprio SEL! In alternativa potrebbe scendere in campo Carmine Caramante, anche se non si suggerisce dietro quali simboli. La Esposito ipotizza, poi, di una scesa in campo del Vice Sindaco, Nicola Ragni, che " avrebbe il compito di intercettare pure i consensi della maggioranza alla guida amministrativa della Città dei Templi". Ma anche il capo-staff, Rosario Catarozzi potrebbe scendere in campo ( " e non detto che lo schieramento debba essere quello di centro-sinistra". Eeeeeeh!? ). 

Giovanni Monzo per IDV (se, aggiungo io, dovesse continuare ad esistere). Naturalmente non potranno mancare  Francesco Palumbo e l'inossidabile Girolamo Auricchio. 

Chi vivrà vedrà! 


giovedì 1 novembre 2012

Sulla questione sicurezza a Capaccio-Paestum: per pianificare, progettare e gestire la Sicurezza occorre essere maniacalmente predisposti alla “prevenzione”

di Glicerio Taurisano


Caro Enzo,
 innanzitutto devo ringraziarti per il Tuo evidenziare lo status di insicurezza che ancor oggi occupa il primo piano nelle esigenze del Cittadino. Non ti ringrazio invece per aver rotto il mio silenzio, ancora una volta ci sei riuscito.
Uno status il quale non interessa esclusivamente Capaccio-Paestum ma un po’ tutto il territorio nazionale, fatto salvo per quei Comuni i quali hanno ben inteso da subito, anche grazie a qualche istituzione (cito ad esempio il Forum Italiano per la Sicurezza Urbana, oppure diverse Università e Centri Studi che all’occorrenza hanno sempre dato supporti strategici) l’importanza del pianificare la sicurezza e soprattutto cosa Essa rappresenta e vuol essere.
Di sicurezza se ne parla, se ne cercano i progetti (ma non si realizzano) se ne studiano le posizioni nelle scalette dei programmi elettorali (di solito sempre al primo posto) ma cosa più importante è che non si fa cultura e non si produce “Securitas status”.
La Sicurezza Urbana non si discosta dalla Sicurezza Nazionale ed Essa non va ridimensionata, (vedesi il documento del FISU del maggio 2012, “ Riteniamo perciò miope e non condivisibile un impostazione che riduca il tema della Sicurezza Urbana a quello delle ordinanze che sanzionano gli effetti ultimi dei problemi anziché governare i contesti critici che li causano”…. qui il link: http://www.fisu.it/in-primo-piano-1/documento-cancellieri .

Relativamente alle Amministrazioni Comunali, per lo più è vero, prediligono le “ingannevoli pubblicità” alle “sincere soluzioni”, il perché? ebbene la sicurezza è stata da sempre materia propagandistica sia nelle campagne elettorali sia durante gli esecutivi; ha rappresentato da sempre quella forma “necessaria” per ottenere consensi elettorali, sia per quanto riguarda i “famosi” programmi elettorali, sia per quanto riguarda le costituzioni di Commissioni o Comitati i quali non si dedicano allo studio del territorio, ai progetti, alle risoluzioni ma si limitano ad essere tali solo per apparenza. Inoltre (e potremmo citare decine e decine di esempi) alcune Amministrazioni, Comunali, Provinciali e Regionali, seppur a volte dedicano un po’ del loro tempo alla sicurezza attraverso convegni o incontri, lo fanno e lo hanno fatto solo a scopo pubblicitario; non si ha memoria, almeno per quei convegni ai quali faccio riferimento, che un tecnico oppure un operatore della sicurezza sia stato presente a tali appuntamenti, se non solo il sindaco o il presidente di turno, l’assessore o il consigliere delegato, e così via.
Ciò produce una sintesi di equazioni ben chiara del perché non si interpellano gli addetti ai lavori, già, potresti togliere loro spazio oppure potresti differire (e ciò è palese, considerata la mancanza di cultura della sicurezza) con le loro assurde congetture.

Bene hai fatto nel precisare che quando si parla di sicurezza urbana questa ingloba tutto ciò che può produrre “rischio”: dalla criminalità (la quale è “tale” sia che si commetta un reato minore sia che si delinque continuamente, per cui per me o per chi si dedica allo studio della criminalità non vi è distinguo tra criminalità e microcriminalità) alla gestione territoriale dei segmenti urbani, dalla prevenzione alla diffusione della cultura; dallo stato del territorio alle minacce ambientali, etc, etc, quindi è una materia nella quale sussistono diverse componenti che vanno dettagliatamente studiate per poi affrontare un Piano di Sicurezza Integrata.
Per intendere la sicurezza urbana cosa realmente E’ basti pensare all’alfabeto: tutti i termini che ci vengono in mente partendo dalla lettera A e fino alla Z inerente ai rischi, ebbene ciò rappresenta il contenitore della sicurezza. Non basta pensare alla repressione (quindi esercito, ronde, etc) non basta proclamare annunci tipo: “la sicurezza non è un problema sociale” (sic!) oppure creiamo un comitato così stiamo a posto.
Oggi mi diviene difficile pensare che qui ci sia sicurezza o che se ne produca almeno in piccole quantità, mi sgomenta vedere appartamenti al 3° piano alle cui finestre e balconi insistono inferriate, poiché visitate da ladri, tra l’altro con i proprietari in casa; mi turba vedere con quale disinvoltura e senza preoccupazione vandali e balordi tentano di incendiare automobili, anche in spazi privati, e spesso ci sono riusciti, oppure entrare nelle scuole o in altri siti per devastare; mi spaventa sapere di aggressioni a scopi di rapina o di furto; mi allarmano le presenze inquietanti sul territorio come pure i capitali di indubbia provenienza (come tu citi) oppure la tanta droga che si fa spazio nel territorio trovando sempre più consensi.
Ultimamente caro Enzo, sono stato richiamato da alcuni articoli apparsi sui giornali quotidiani o di trasmissioni televisive locali in dove si è scritto e detto di tutto e di più, ho letto ed ascoltato cose (senza offesa a nessuno) che mi hanno lasciato davvero perplesso: “evidentemente sin’ora non ho compreso nulla sulla sicurezza”; ma poi mi hanno fatto cullare nella speranza che trovandomi tanti esperti qui a Capaccio avrei dovuto, come cittadino ma anche come studioso della materia, sentirmi al sicuro (doppio sic!)

Quando dici che la progettazione della sicurezza è come la progettazione del PUC, ebbene penso di andare un tantino oltre supportando questa Tua affermazione aggiungendo che un buon piano urbanistico comunale “deve” inglobare al suo interno (quindi durante lo studio, la progettazione e la sua esecuzione) il piano di sicurezza urbana; a tal riguardo rimando la lettura a “ I Sistemi di Homeland Security”, 2009, Napoli Ed. Cuzzolin Editori, nel cui testo, il sottoscritto, insieme all’ordine degli Ingegneri ITC e ad alcuni tra Generali e Colonnelli dell’Arma dei Carabinieri (quindi operatori della sicurezza) hanno ben esposto di cosa sia la sicurezza, del come progettarla e del come gestirla, oppure rimando alla lettura di “Prospettive e Strategie di Homeland Security” Edito da Crimelist, http://www.crimelist.it/index.php?option=com_content&task=view&id=762&Itemid=373

Per pianificare, progettare e gestire la Sicurezza occorre essere maniacalmente predisposti alla “prevenzione” se non si ha questa prerogativa e questa cultura, nessun progetto di sicurezza potrò mai essere efficace ed efficiente per averne poi la percezione e soprattutto la certezza dell’assenza del rischio; a ciò poi, e chiaro che, va affiancato l’incremento di uomini delle Forze dell’Ordine.
Inoltre occorre un gestore con poteri decisionali (anche se subordinato alla massima carica Amministrativa, in virtù del  D. Lgs art. 54  n. 267/2000, capo 3 e 4 - Rif. Funzioni del Sindaco quale Ufficiale del Governo) che abbia peculiarità di conoscenze varie sulle materie di sicurezza e con un team di tecnici a supporto delle attività.
Per quanto riguarda le forze di Polizia Locale, mi pare ovvio che, innanzitutto occorre una riorganizzazione di tale “Ufficio Comunale di Polizia”, e inoltre un incremento di risorse almeno il pari numero di Agenti occorrenti al territorio di Capaccio-Paestum, con presidi periferici e mezzi idonei al contrasto della delinquenza e alla prevenzione di rischi legati alla sicurezza urbana.
Vado a concludere con una nota al quanto deplorevole verso chi fa informazione, i quali dovrebbero interessarsi ancor più al problema, anzi devo dire attualmente alla condizione, dell’insicurezza qui a Capaccio-Paestum e non magari dedicando attenzione a chi probabilmente ha una vision del tutto fuori pista per la sicurezza, piuttosto che ascoltare i Cittadini e dei tanti episodi accaduti (anche negli ultimi mesi) dei quali non c’è stato un solo riscontro giornalistico o una minima attenzione da parte degli stessi, onde evitare malumori Amministrativi o di qualche “Ufficio Comunale”.
Si caro Enzo, priorità Sicurezza, ma ciò lo era dapprima, lo è adesso e probabilmente se non ci si rimbocca le maniche lo sarà per il futuro, anche se oggi, almeno qui a Capaccio-Paestum, occorre, senza alcun dubbio, dare priorità a qualcosa di ancor più importante e certamente inglobata nella sicurezza, la Legalità, la cui assenza, fortunatamente per pochi, non ti esime dall’atroce pensiero che questa nostra città ancora una volta è stata pressoché violentata ed usurpata.  

Chi è Glicerio Taurisano

Sull'argomento vedi anche:

LA SICUREZZA A CAPACCIO TRA REALI EMERGENZE E SOLUZIONI SPOT


Positivo riscontro per il convegno sulla Sicurezza Ambientale, a Paestum - salernomagazine.it
Convegno di Studi "L'intelligence e la sicurezza" - corrieredelmezzogiorno.corriere.it
Il delegato alla Sicurezza Sociale, Aldo Lisetti, al convegno nazionale su Intelligenze e Sicurezza - Provincia di Latina
Un convegno sull’Intelligence - silendo.org, Studi Strategici ed Intelligence… for dummies